COMPRENDERE LA BIBBIA - 12

Esseni

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Gli Esseni si separarono dal gruppo dei Sadducei per contrasti di natura religiosa. Le uniche notizie antiche sugli esseni vengono fornite da Giuseppe Flavio (La Guerra Giudaica II,8,2 5) e da Plinio il Vecchio (Storia Naturale V,17). Le indicazioni di questi due storici sono state sostanzialmente confermate dalle ricerche archeologiche dei nostri giorni. E’ difficile dire con precisione quando sia nata questa comunità. Gran parte degli esperti pensa al II sec. a.C., ma non c’è accordo sulle circostanze e i motivi che avrebbero indotto questo gruppo a lasciare Gerusalemme e a trasferirsi nel deserto. Alcuni pensano che siano fuggiti da Gerusalemme per sottrarsi ai tentativi di ellenizzazione forzata messi in atto dal re siro Antioco IV Epifane (167 a.C.). Altri vedono in questi monaci gli oppositori dei Maccabei, infatti nel 152 a.C. Gionata Maccabeo aveva usurpato il sommo sacerdozio, fino ad allora riservato ai discendenti diretti di Sadoc. Altri infine scendono fino al tempo degli Asmonei (i discendenti dei Maccabei), quando divenne re e sommo sacerdote Giovanni Ircano (134 104 a.C.). Tutto dipende dalla interpretazione di un misterioso personaggio, il Maestro di Giustizia, forse fondatore della comunità, perseguitato da un non meno misterioso sacerdote empio. A questo Maestro di Giustizia si fa risalire la Regola e il Manuale di disciplina che scandiscono nei minimi particolari la vita della comunità essena. Da questi testi sappiamo che chi chiedeva di essere ammesso nella comunità doveva sottoporsi a un lungo periodo di prova, e solo dopo aver superato un severo esame di ammissione era accolto come membro effettivo della comunità. Dopo il giuramento di fedeltà l’adepto era tenuto a osservare una disciplina di severità draconiana e a cedere i propri beni alla comunità. Nella comunità tutto era organizzato in maniera gerarchica, a capo di tutto c’era un ispettore eletto dall’Assemblea Generale formata da tutti i membri effettivi disposti in ordine di anzianità e grado.

Nelle comunità essene si viveva di lavoro agricolo, studio e preghiera. Lo studio delle Scritture occupava i membri della comunità a turno, giorno e notte. Questo amore per le Scritture spiega il gran numero di testi biblici, e relativi commenti, rinvenuti nelle grotte di Qumran a partire dal 1948. La preghiera in comune occupava buona parte della giornata. Il sabato e le feste venivano celebrate secondo un calendario solare, diverso da quello lunare seguito dal giudaismo ufficiale. Cosa sacra erano anche i pasti e i bagni di purificazione che li precedevano, nessuno infatti doveva dimenticare di essersi ritirato nel deserto per preparare la via al Signore (Is 40,3) con la santificazione personale. Gli esseni vivevano nell’attesa del Messia, anzi sembra che attendessero due messia: uno sacerdotale, chiamato Messia di Aronne, e uno davidico chiamato Messia di Davide. Il messianismo era di natura politico-religiosa. Per quanto riguarda la dottrina, gli esseni avevano la convinzione che l’anima immortale dell’uomo provenisse dal cielo e che il suo destino fosse determinato in precedenza, mentre il corpo era la prigione dell’anima. Dopo la morte le anime venivano liberate dalle catene del corpo, quelle buone raggiungevano il luogo dei beati, quelle cattive venivano trascinate nel luogo di punizione per ricevere la pena che si meritavano.

Gesù passò del tempo nel deserto dove vivevano questi monaci, è quindi possibile pensare che Gesù abbia conosciuto gli esseni, anche se i vangeli non ne parlano mai. Questo potrebbe dipendere dal fatto che essi non dettero mai luogo a polemiche con Gesù data la loro vita appartata. Molti esseni presero parte alla rivolta contro i Romani del 66-70, alcuni in posizione di comando. La comunità essena scomparve in seguito a questa prima rivolta contro Roma.

(12. segue)

Gastone Boscolo