PREGHIERA IN FAMIGLIA

XIII domenica del tempo ordinario – 28 giugno 2020

XII-ordinario-2020
Facebooktwitterpinterestmail

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Amen.

Ecco il giorno che il Signore ha fatto. 

Giorno di allegria, giorno di festa.

Come i chicchi di grano, una volta disseminati nei campi,

sono stati raccolti e macinati per farne un solo pane;

e come gli acini d’uva disseminati sulle colline,

sono stati raccolti e schiacciati per farne un solo vino,

così, Signore, riunisci i nostri cuori dispersi e fa’ di noi, con la forza del tuo amore, un solo spirito e un cuore solo. (dalla Didaché)

PER ENTRARE NELLA DOMENICA

Mentre si accendono due ceri posti al centro del luogo di preghiera, si prega ascoltando il canto (e provando a cantare insieme il ritornello).  Si può ascoltare il canto cliccando qui.

O Luce radiosa, eterno splendore del Padre, Cristo Signore immortale!

Sei Tu che rischiari, sei Tu che riscaldi,

O Luce radiosa, eterno splendore del Padre, Cristo Signore immortale!

Sei Tu che purifichi, sei Tu che consoli,

O Luce radiosa, eterno splendore del Padre, Cristo Signore immortale!

PER VIVERE LA DOMENICA

Mentre si accendono due ceri posti al centro del luogo di preghiera, si prega ascoltando il canto (e provando a cantare insieme il ritornello). Si può ascoltare il canto cliccando qui.

Alleluia, alleluia, lodate il Signore; alleluia, alleluia, lodate il Signore. 

Lodate il Signore nel suo tempio santo, lodatelo nell’alto firmamento.
Lodatelo nei grandi prodigi del suo amore, lodatene l’eccelsa sua maestà. 

Lodatelo col suono gioioso delle trombe, lodatelo sull’arpa e sulla cetra.

Lodatelo col suono dei timpani e dei sistri, lodatelo coi flauti e sulle corde.
Lodatelo col suono dei cimbali sonori, lodatelo coi cimbali squillanti.
Lodate il Signore voi tutte sue creature, lodate e cantate al Signore.

ORAZIONE DI COLLETTA

Preghiamo. 

Infondi in noi, o Padre, la sapienza e la forza del tuo Spirito, perché camminiamo con Cristo sulla via della croce, pronti a far dono della nostra vita per manifestare al mondo la speranza del tuo regno. Per Cristo nostro Signore. Amen.

ASCOLTIAMO LA PAROLA 

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 10,37-42)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: «Chi ama padre o madre più di me non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà. Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto.

Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».

MEDITIAMO E APRIAMO LO SGUARDO (di Roberto Laurita)

C’è una sensazione che proviamo ascoltando il vangelo di questa domenica: misuriamo l’abissale distanza che ci separa dalle parole di Gesù. E sorge subito un interrogativo: a che cosa abbiamo ridotto il cristianesimo, noi, cristiani dell’Occidente? Ad un pedaggio rituale, pagato di tanto in tanto, suddiviso in battesimo, prima comunione e forse cresima? A sentire tanti cristiani sembra che la fatica più grossa consista nell’andare a messa 

la domenica e nel ricordarsi di dire una preghiera al mattino e alla sera! E la domanda più terribile arriva dopo: se scaviamo sotto le apparenze, quale rapporto con Cristo emerge? Un rapporto superficiale, che non incide su nessuna scelta e che, comunque, si risveglia solo nei momenti del bisogno per dar luogo ad un’invocazione magica, che si attende soluzioni immediate? 

Sì, le parole di oggi sono una benefica doccia fredda, utile per destarci dal nostro torpore e per riconoscere seriamente le coordinate della nostra fede e a che cosa si riduce la nostra effettiva relazione con Cristo. Fino a che punto siamo disposti ad amarlo? Quali sacrifici siamo disposti ad affrontare? Quali conseguenze provoca (e ha provocato) la nostra adesione al Signore Gesù?

– momento di preghiera silenziosa

LODE E INTERCESSIONE

Rit.: Rispondici, Signore, con una vita nuova!

In cui sappiamo accogliere in quanto ci accade un segno della tua promessa di realizzare i nostri desideri. R.
– In cui impariamo a lasciarci purificare dal potere del male e a vivere non più per i nostri bisogni ma per te e per gli altri. R.
– In cui scegliamo di accogliere a tal punto la nostra vita da poterla perdere, per non perdere la ricompensa di lasciarci accogliere, piccoli come siamo. R.

(tutti) Signore Gesù rendici consapevoli che basta solo un bicchiere per custodire e offrire la vita nuova in cui possiamo imparare a camminare. Facci scoprire che morire a noi stessi a favore dell’altro ci rende viventi e ci ricompensa con la gioia che solo un bicchiere, il nostro, basta per la sete di molti. 

PREGHIERA PER IL PAPA

Affidiamo a Gesù in questa preghiera papa Francesco; lo Spirito Santo lo illumini e lo guidi in ogni momento della sua missione per il nostro bene e quello del mondo intero. 

(tutti)

Signore Gesù, pastore eterno di tutti i fedeli, tu che hai costruito la tua Chiesa sulla roccia di Pietro, assisti continuamente il Papa perché sia, secondo il tuo progetto, il segno vivente e visibile, 

e il promotore instancabile dell’unità della tua Chiesa nella verità e nell’amore. Annunci al mondo con apostolico coraggio tutto il tuo vangelo. Ascolti le voci e le aspirazioni che salgono dai fedeli e dal mondo, non si stanchi mai di promuovere la pace.  Governi e diriga il popolo di Dio avendo sempre dinanzi agli occhi il tuo esempio, o Cristo buon Pastore, che sei venuto non per essere servito, ma per servire e dare la vita per le pecore. 

Benedici o Signore, papa Francesco: assistilo nel suo ufficio di pastore universale; 

sii la sua luce, la sua forza e la sua consolazione: 

e a noi concedi di ascoltare, con docilità di cuore, la sua voce come ascoltiamo la tua. Amen.

BENEDIZIONE CONCLUSIVA

Mentre i genitori pongono la mano destra sul capo dei figli (o i coniugi l’uno con l’altro)

– Padre, tu vedi e provvedi a tutte le creature: colmaci dei tuoi doni. Amen. 

Figlio, tu prendi ogni uomo per mano: guidaci con la tua parola. Amen. 

Spirito, tu bruci per illuminare: accendi in noi la fiamma della tua carità. Amen. 

Padre buono, concedi la tua benedizione alla nostra famiglia e donaci di essere lieti nella speranza, forti nella tribolazione perseveranti nella preghiera e attenti alle necessità dei fratelli. Amen. 

BENEDIZIONE DEL PRANZO DOMENICALE

Signore Gesù, tu ci hai insegnato a chiedere al Padre il pane di ogni giorno. Benedici il pane che mettiamo sulla nostra tavola assieme a tutto ciò che è stato amorevolmente preparato per questa mensa. Donaci il tuo Spirito, che ci permetta di scambiarci ogni giorno il pane, ancora più essenziale, del perdono e della reciproca comprensione. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. 

 Amen!