Sottomarina. Chiesa Madonna della Navicella

Maria, in soccorso di tutti

La storia di Baldissera e l’apparizione della Madre di Dio. Messa col vescovo il 25

NAVICELLA
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Le carte che profumano d’antico ricordano che nel pomeriggio del 24 giugno 1508 un nubifragio d’inaudita violenza – come mai si era visto – colpì il territorio di Chiozza. Il panico si era diffuso ovunque e solo verso la tarda sera il tremendo uragano si placava e un vecchio ortolano, Baldissera Zalon, uscì dal suo capanno per osservare lo scempio prodotto dal cataclisma, quando si sentì chiamare da una lontana voce, proveniente dalla battigia del mare. Vide così una Signora maestosa vestita di un manto nero, che sedeva sopra un tronco. Quella misteriosa Signora si rivelò ben presto per la Madre di Dio, informando che era profondamente amareggiata per la profanazione del giorno festivo, per il vizio della bestemmia e le pratiche d’immoralità dei chioggiotti. Invitò quindi Baldissera a infornare il vescovo dell’apparizione, pregandolo, a nome Suo, di indire preghiere e penitenze, per scongiurare i castighi di Dio. Prima di scomparire sopra una piccola imbarcazione, si mostrò all’ortolano, con il Figlio Gesù, morto sulle ginocchia. Il vescovo di Chioggia, Bernardino Venier, usò tutta la sua pietà per attuare i desideri della Vergine Maria, mentre le civiche magistrature fecero subito costruire un ponte, per agevolare l’accesso dalla città al luogo dell’apparizione, dove fu costruita una cappella di legno. Venne edificato, poi, un santuario che fu consacrato il 24 febbraio 1585, mentre il 13 luglio 1601 si completava il maestoso campanile. Le guerre napoleoniche nel 1799 devastarono tale tempio, che fu poi raso al suolo; mentre l’antica icona mariana evocante l’apparizione e lo “zocco” (i resti del tronco su cui si sarebbe seduta) erano stati messi in salvo in città e ora sono conservati nella basilica di S. Giacomo. Il 1° gennaio del 1944 il vescovo di Chioggia fra Giacinto Ambrosi OFM cap. pronunciava il voto di ricostruire il Santuario, se la Madonna avesse salvato la città dagli orrori della guerra. A guerra finita, il voto fu realizzato, con la benedizione della prima pietra il 13 marzo 1952, mentre il tempio a tre navate, eretto sulle preesistenti fondamenta, fu consacrato il 24 giugno 1957 dal vescovo mons. Giovanni Battista Piasentini. Va pure ricordato che l’ospedale chioggiotto è intitolato alla Madonna della Navicella. Il vescovo presiede la concelebrazione eucaristica per la festa dell’apparizione il 25 giugno alle 21 nella chiesa parrocchiale.

G.Aldrighetti

Nella foto: la Madonna della Navicella.