Rosolina. Incontro diocesano delle religiose

Gradito scambio insieme

Ultimo momento di verifica. La messa celebrata dal delegato mons. Marangon

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Sabato 6 giugno 2020, nella parrocchia di Rosolina, abbiamo potuto concretizzare l’ultimo incontro di verifica tra quelli programmati: ritiri spirituali e incontri formativi delle religiose anno pastorale 2019-2020. Come ogni buon cittadino, anche noi suore ci siamo trovate a disdire dal 23 febbraio tutti gli incontri già fissati e a cercare nuove modalità di servizio e di vicinanza ai fratelli, soprattutto verso quelli più soli o più bisognosi di conforto e anche di aiuto di cibo o altro.

Abbiamo iniziato con la celebrazione dell’Eucaristia presieduta dal nostro delegato per la vita consacrata, mons. Giuliano Marangon, che è sempre presente e ci segue con molta disponibilità e attenzione. Egli, commentando il vangelo di Marco 12,38-44, ha sottolineato come Gesù ha elogiato il gesto della vedova che «nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere». Per Gesù questa vedova è il simbolo di chi si dona totalmente a Dio; di chi rinuncia a se stesso per aprirsi alle necessità dei fratelli e a Dio. Ha ricordato, poi, come la Vergine Maria ha compiuto grandi cose perché ha rinunciato ai suoi progetti per concretizzare i progetti di Dio. Concludeva l’omelia con le parole del canto di Giombini: «Io con voi mi trovo bene, sono felice, mi sento forte…», invitandoci a chiedere, con cuore aperto, al Signore il dono della sua grazia e della sua intimità.

Terminata la celebrazione della Messa, ci siamo riunite nella sala accanto per una condivisione reciproca. Avevamo proprio bisogno di incontrarci per rivederci e poter insieme raccontarci come siamo riuscite a rendere fecondo questo periodo di isolamento, di pandemia.

È seguito un dialogo molto sereno e arricchente. Ogni rappresentante delle varie comunità ha fatto dono di esperienze di servizio e di vissuti di preghiera in questo periodo di lockdown.

Alcune comunità hanno manifestato il disagio per la mancanza della celebrazione eucaristica per tutto questo periodo, altre l’hanno avuta solo alla domenica e altre più fortunate tutti i giorni con i sacerdoti della propria parrocchia. La preghiera, tuttavia, non è venuta meno, ma ha assunto altre modalità. La maggior parte delle comunità ha potuto seguire la messa di Papa Francesco alle ore 7.00. Tutte hanno incrementato l’adorazione eucaristica prolungata e curato maggiormente la preghiera, libere da quasi tutte le attività.

Una comunità ha celebrato tutti i giorni la Liturgia della parola e poi continuato con i riti di comunione compresa la comunione sacramentale. Avendo la celebrazione eucaristica ogni domenica, venivano consacrate le particole necessarie per tutta la settimana. La Liturgia della parola che ci ha più commosse è stata quella del Venerdì Santo con i vari riti, soprattutto il bacio del crocifisso. È stata un’esperienza intima e profondamente sentita.

L’ “io rimango a casa” ci ha aiutato a riappropriarci di alcuni valori che abbiamo potuto vivere più intensamente come il consolidare la vita fraterna, una più frequente comunicazione tra di noi, una maggiore comunione con i propri sacerdoti, l’imparare a proteggerci per poter proteggere i fratelli.

Qualche comunità è riuscita a mantenere l’appuntamento per la consegna della borsa della carità e un saluto dal cancello dell’abitazione e si è impegnata anche di raggiungere in modo particolare le persone sole per interessarsi dei loro bisogni telefonicamente o con messaggi di incoraggiamento e di speranza, soprattutto a Pasqua.

C’è stata anche la condivisione del disagio e dell’amarezza, sempre nella fede, per la perdita di consorelle anche in numero consistente in altre zone a causa del coronavirus, durante questi mesi di pandemia, da parte di alcune congregazioni che prestano servizio nella nostra diocesi.

Abbiamo terminato il nostro incontro comunicandoci a vicenda liete notizie e goduto con le suore Poverelle e quelle della Sacra famiglia:

– Il 28 novembre 2019, è stato riconosciuto il miracolo, attribuito all’intercessione del Beato Luigi Maria Palazzolo, Fondatore dell’Istituto delle Suore delle Poverelle, e fra breve sarà proclamato santo.

– La Beata Maria Domenica Mantovani, dell’Istituto delle Piccole Suore della Sacra Famiglia, sarà presto santa perché anche a lei è stato riconosciuto il miracolo avvenuto per sua intercessione.

Suor Pierina Pierobon