U.P. SCARDOVARI-BONELLI

Benvenuto, don Ermanno!

Comunità in festa con il vescovo per il nuovo pastore. Il saluto a don Nicola

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Una funzione sobria, propria del tempo del Coronavirus che non ha risparmiato neppure l’entrata del nuovo parroco nell’Unità pastorale di Scardovari-Bonelli. A distanza di poco tempo dalle dimissioni di don Nicola Nalin per pochi anni parroco della popolosa frazione di Porto Tolle, assume la guida delle parrocchie il padre Filippino don Ermanno Caccia di 52 anni. E la comunità deltina con la presenza sindaco Roberto Pizzoli e della consigliera comunale Silvia Siviero, lo ha salutato durante la celebrazione della Messa nell’austera chiesa intitolata al SS Redentore. Il vescovo Adriano ha presentato all’assemblea in maniera cordiale questo sacerdote proveniente da un’area difficile com’è l’Emilia Romagna, dove ha operato negli ultimi anni. Per il Vescovo, che gli ha affidato la stola, gli olii benedetti, il calice e il vangelo, don Ermanno dovrà da subito avvicinarsi alle famiglie, visitare gli ammalati, continuare quel lavoro importante svolto fin qui in favore dei giovani, condividere le cose buone ma anche quelle dolorose. Il vescovo Adriano ha altresì ringraziato don Nicola per il lavoro pastorale svolto con l’augurio per il nuovo cammino nell’Unità pastorale di Porto Tolle. Al Vangelo il prelato così concludeva la sua omelia: “La grazia del Signore nostro Gesù Cristo che ci ha creato per amore e non per condannarci ma per salvarci, ricada su tutta la comunità come un dono e noi lo dobbiamo accogliere, come vogliamo don Ermanno vicino a questa gente che ha sofferto molto in questo lungo periodo, per il maltempo prima e poi per la pandemia”. A questo punto alcuni bambini offrivano un mazzo di fiori che don Ermanno ha voluto porgere alla Madonna. Prendeva la parola Giacomo Maistrello che, con il comitato spontaneo sorto per la circostanza, ha preparato l’organizzazione dell’evento. Si è rivolto subito a don Nicola che ha lasciato la parrocchia ben organizzata con i chierichetti, i catechisti, un coro tra i migliori del Delta diretto da Alessandra Banin; non ha tralasciato le famiglie, la scuola materna con le suore Poverelle di Bergamo, spesso incontrava i gruppi organizzati, il comitato fiera, il mondo della pesca con i suoi problemi, le donne delle pulizie. Nel contempo ha dato il benvenuto al nuovo parroco augurandogli buona permanenza. Un benvenuto anche da parte delle varie rappresentanze: banche, cooperative pescatori, società sportive, Caritas parrocchiale, dal presidente della Materna Fabio Rosestolato, la compagnia teatrale e i vari consigli della parrocchia. E ha così concluso: “Caro don Ermanno, ti auguriamo un buon cammino in questo tuo ministero e che il signore Gesù ci accompagni e ti affidiamo ai nostri santi patroni il Santissimo Redentore e la Beata Vergine Maria del Monte Carmelo che assieme ai conpatroni SS. Pietro e Paolo ti accompagnino lungo questo cammino insieme”. Il sindaco Pizzoli nel chiamare il vescovo “amico del territorio” con il ricordo dei suoi 49 anni di sacerdozio e 11 da Vescovo, si rivolgeva a don Ermanno: “Viva tutto con passione e vedrà come vi sia una grande disponibilità del territorio nei suoi confronti. Scardovari è comunità aperta e fiduciosa”.  Poi don Nicola ha augurato un buon cammino a tutti. E infine il nuovo parroco ha così esordito dicendo “Che cosa renderò al Signore per quanto mi ha dato? Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore!”. E ha continuato: “Questo innalzamento sarà possibile se ci lasciamo guidare da alcuni registri: quello dello spirito, delle relazioni, della gratuità. E ancora: ho un desiderio di vedere in noi una qualità di relazione per amore, rispetto verso gli altri. Poi ogni persona ha un valore assoluto e non possiamo lasciare indietro nessuno e noi cristiani siamo chiamati ad essere testimoni di un amore ancora più grande, più aperto, gratuito e generoso, con tanta fiducia verso gli altri. A tutti dico grazie e al Vescovo Adriano con tutta la famiglia presbiterale, invocando il nome del Signore. Un grazie a don Nicola per i suoi preziosi consigli. E sempre nel nome del Signore saluto questa comunità ricca e bella che il Signore oggi mi dà come un regalo, come una dote. Concludo con un’immagine, con il logo dell’Unità pastorale che ho coniato in questi giorni, che vorrei donarvi e che desidererei portassimo a casa questa sera come spunto di riflessione: due semplici onde di colore azzurro come il nostro mare, che, unite all’albero della croce, rappresentano una barca. A volte la Chiesa come una barca naviga, approda in porti sicuri, ma attraversa anche mari agitati, ma se ciascuno responsabilmente sente, ama questa barca, io credo che possiamo farcela anche con la nostra comunità cristiana; se smettiamo di essere discordia e diventiamo concordia la nostra comunità può camminare e arrivare lontano. Questo credo sia il nostro programma/progetto da vivere insieme”. La tradizionale foto di gruppo ai piedi dell’altare e un generoso buffet, hanno concluso la manifestazione con tutti i criteri di sicurezza oggi consigliati.

Luigino Zanetti