Chiesa cattedrale

Proclamata ufficialmente la Venerabilità del Servo di Dio Padre Emilio Venturini

Congregazione “Serve di Maria Addolorata”

Messa-venerabile-Venturini
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La diocesi di Chioggia nella sua storia non annovera nessuno dei suoi figli tra coloro che sono saliti alla gloria degli altari, nessuno è stato ancora canonizzato ufficialmente. Indubbiamente molti godranno della beatitudine eterna, ma non li conosciamo, non sappiamo il loro nome, non per questo però sono meno degni di stima e di venerazione. Tuttavia non chiediamo la loro intercessione e non li prendiamo come modelli di vita appunto perché non è stata tramandata la loro specifica testimonianza di fede. Con Padre Olinto Marella di Pellestrina, che sarà proclamato beato il 4 ottobre prossimo, Padre Emilio Venturini assieme a Padre Raimondo Calcagno danno inizio a una nuova categoria, alla gloriosa schiera dei santi riconosciuti dalla Chiesa. E’ giusto quindi che la comunità cristiana clodiense faccia festa e sia nella gioia dopo un’attesa tanto lunga. La data della celebrazione era stata stabilita per il 19 marzo, solennità di San Giuseppe, patrono della chiesa universale e anche patrono dell’Istituto delle orfanelle fondato da Padre Emilio. La pandemia del coronavirus e la conseguente sospensione delle celebrazioni religiose nelle chiese hanno fatto si che fosse trasferita al 26 maggio, memoria liturgica di San Filippo Neri, fondatore della Congregazione dell’Oratorio a cui Padre Emilio fece parte per la maggior parte degli anni della sua esistenza terrena.

Il Santo Padre, papa Francesco il 21 febbraio 2020 ha autorizzato la promulgazione del Decreto di venerabilità per il riconoscimento delle virtù eroiche vissute dal figlio spirituale del Neri. Le virtù teologali della fede, speranza e carità sono state vissute dal Venturini, non solo come tutti i cristiani che si definiscono tali, ma in un grado superiore al normale, in situazioni difficili, per questo eroico. Padre Emilio ha vissuto la tragedia della soppressione degli Ordini religiosi e dell’incameramento dei loro beni da parte dello stato. Aveva soltanto 26 anni, ma non si scoraggiò, anzi si dedicò con maggiore libertà e costanza all’aiuto dei poveri e proprio in questo periodo fondò l’Istituto San Giuseppe e la Congregazione delle Figlie di Maria Addolorata. Praticò con la stessa intensità le virtù cardinali della prudenza, giustizia e temperanza e ancora le virtù della castità, povertà ed obbedienza. Indubbiamente era un cristiano ad alto livello, ha trasformato la sofferenza in opportunità. Dal punto di vista umano era un uomo di cultura. Oltre a fondatore di istituti fu predicatore, giornalista, scrittore. Fece tutto con grande umiltà, sapeva salire i pulpiti e percorrere le calli per sollevare dall’indigenza, dalla sofferenza e seminare la pace. Voleva che fossero tolti dalla sua città i segni, non tanto della povertà, ma del disordine e della trascuratezza.

Per la celebrazione è stata scelta la chiesa cattedrale perché la più capiente in questo tempo in cui è richiesto il distanziamento. Tale scelta ha però anche altre motivazioni più serie. Padre Emilio è stato un alunno del seminario diocesano; divenuto sacerdote, gli è stata affidata la direzione spirituale degli alunni del seminario e negli ultimi anni della sua vita sacerdotale fece parte del clero diocesano. A rendere più gioiosa e più solenne la circostanza erano presenti, oltre al vescovo celebrante il vicario episcopale don Francesco Zenna, il responsabile delle religiose, don Giuliano Marangon, una ventina di sacerdoti della diocesi. Non è potuto mancare il Priore provinciale dell’Ordine dei Servi di Maria, poiché la Congregazione delle Serve di Maria Addolorata, fondata dal Venturini, è aggregata all’Ordine dei Servi di Maria. Erano presenti anche alcune autorità civili, alcune rappresentanti degli istituti religiosi femminili della diocesi e molti amici e fedeli. Eravamo collegati in streaming con il Messico e con il Burundi, dove la congregazione è presente e quindi le suore potevano partecipare, seppure online, a un momento tanto importante per la Congregazione tutta. All’inizio della celebrazione la priora generale Suor Antonella Zanini ha rivolto parole di saluto ai presenti e alle consorelle con le quali eravamo collegate nella lingua ufficiale del loro paese. Prima dell’omelia la postulatrice della causa di beatificazione, Suor Pierina Pierobon, ha dato lettura del Decreto di Venerabilità di Padre Emilio. Al termine della quale l’organista ha intonato il canto Jubilate Deo e l’assemblea si è unita con festosità, tanto che il canto dava l’impressione di  un applauso. Nell’omelia il presule ha voluto evidenziare alcuni tratti della ricca spiritualità del Servo di Dio ormai divenuto Venerabile. In particolare la letizia, trasmessa alla Congregazione dell’Oratorio  dal fondatore San Filippo Neri, vissuta da lui nonostante la “serietà” del suo carattere. Essa era espressione della  pace interiore di cui godeva. La sua dedizione costante alle opere di carità e di apostolato trovava il fondamento nella sua unione con Dio, nella meditazione della Passione di Cristo e nel suo dono d’amore all’umanità, nella preghiera e nell’Eucaristia. Padre Emilio nutriva una particolare devozione all’Addolorata. La Vergine Maria non è solo la donna che dona il Figlio all’umanità, ma colei che partecipa alla sua missione d’amore durante tutta la sua vita e divenendo così modello per le donne che decidono di offrire la loro vita per il bene dei loro fratelli in particolare per coloro che appartengono alla congregazione da lui fondata che ha voluto denominare “Figlie di Maria Addolorata”. Il vescovo Adriano terminava il suo intervento augurando che Padre Emilio, ora Venerabile, possa presto essere onorato e pregato come Beato e come Santo. E’ quello che speriamo noi tutti,  di vederlo venerato come santo, ma fin d’ora possiamo pregarlo come intercessore presso Colui che tutto può. Padre Emilio gode già della visione beatifica di Dio e noi non possiamo aggiungere o togliere nulla. Gli altri passi canonici, però, dipendono anche dal nostro ricorso alla sua intercessione. 

C. L.