Chioggia. Chiesa dei SS. Pietro e Paolo

Nella consolazione

Il vescovo ha ricordato venerdì 27 marzo tutti i defunti di questo periodo

s.pieretto
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Il momento di preghiera e di riflessione sulla Parola di Dio, presieduto dal nostro vescovo Adriano in memoria dei defunti, in comunione con tutti gli altri vescovi italiani, si è svolto alle 17 di venerdì 27 marzo nella quattrocentesca chiesetta di S. Pieretto (SS. Pietro e Paolo), dove si venera un maestoso crocifisso, aperta quotidianamente dal mattino alla sera proprio davanti alla cattedrale per la preghiera personale. Il vescovo, infatti, non si è potuto recare nel cimitero cittadino di S.Giovanni poiché questo è stato chiuso alcuni giorni fa da un’ordinanza del sindaco. L’incontro di preghiera, partecipato da quattro sacerdoti della città e trasmesso sulla pagina FB della diocesi e del settimanale, era articolato in tre momenti che, attraverso alcuni brevi brani della Scrittura e le sintetiche monizioni del vescovo, hanno messo in risalto il valore e il senso della vita, il sostegno che viene dall’intercessione e la forza della consolazione che viene da Dio e dai fratelli. Il vescovo ha sottolineato che il “Signore Gesù Cristo” è “criterio per comprendere sia la nostra esistenza in questo mondo come anche la nostra speranza di vita nell’altro mondo, l’aldilà”. Nel momento centrale sono stati raccomandati al Signore, nominandoli ad uno ad uno distinti per vicariato, tutti i defunti della diocesi che in questo periodo di emergenza sono stati accompagnati all’ultima dimora con la semplice benedizione della salma senza messa esequiale: “momento di intercessione – ha sottolineato il vescovo – per i nostri cari defunti, specie per quelli che in queste settimane non hanno potuto usufruire della preghiera della comunità riunita nella chiesa nella quale tante volte hanno insieme pregato”. Nella terza parte, dedicata “ad attingere e offrire la consolazione che viene dalla fede e dalla vicinanza dei fratelli al nostro dolore”, il vescovo ha ricordato come sia “segno di rispetto e amore verso i morti da parte di una Comunità anche lo stare accanto a chi è nel dolore, soprattutto in certe circostanze, come possono essere quelle provocate da morti improvvise, o che hanno creato situazioni di angosciosa solitudine”. “La relazione, la vicinanza umana – ha detto – è fatta anzitutto di presenza, anche silenziosa, di vicinanza nella preghiera comune perché Dio porti loro consolazione”. Il vescovo ha concluso invitando tutti coloro che seguivano la preghiera in diretta a confidare nel Signore e ad alimentare la fede e la speranza vivendo con fortezza cristiana, personalmente e in famiglia, questa fase difficile della storia nazionale e mondiale, sentendoci uniti spiritualmente con tutti. Prima della benedizione mons. Tessarollo ha invitato tutti a collegarsi con il successivo momento di preghiera che papa Francesco stava per iniziare in piazza S. Pietro. Il canto della “Salve Regina” ha concluso il rito.

(Vito)