PROPOSTA DI PREGHIERA DEL VESCOVO ADRIANO - 3

Battezzati: rinati e illuminati per il Dono di Cristo

La vita secondo lo Spirito

gloria-bernini
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La Parola di Dio domenicale può ispirare la nostra preghiera settimanale. Prima l’incontro di Gesù con la donna samaritana e poi la guarigione del cieco dalla nascita. Acqua e Luce simboli battesimali. Alla Samaritana Gesù parla di un’acqua viva che diventerà, in chi la beve, ‘sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna’. Ma Gesù vuole far nascere il desiderio di quell’acqua viva: “Se tu conoscessi il dono di Dio”(Gv 4,10-14).

Acqua e luce nella Bibbia sono simbolo dello Spirito Santo e dell’azione che lo Spirito opera in noi. San Paolo ci ricorda che noi siamo ‘battezzati in un solo Spirito’ e ‘abbeverati a un solo Spirito’ e ‘la roccia dalla quale scaturisce quest’acqua è Cristo’ (1 Cor 12,13-14).

Con questa rivelazione Gesù ha offerto alla donna samaritana e al cieco dalla nascita la novità della fede e della vita cristiana. Il cristiano è colui che aderendo alla parola del Signore accoglie lo Spirito e vive in docilità alla sua azione per mezzo della fede.  L’abbandonarsi all’azione dello Spirito non significa atteggiamento passivo, ma continuo progresso giorno dopo giorno nella pratica dell’amore a cui lo Spirito spinge. E’ questa la vita spirituale, resa possibile per la forza dello Spirito Santo riversato nei nostri cuori che diventa in noi la sorgente dell’amore donatoci da Dio e che noi a nostra volta possiamo donare agli altri, secondo l’espressione di san Paolo: “L’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato” (Rom 5,5).

Invito pertanto in questa settimana a fare quotidianamente nostro l’invito di Gesù di chiedere a Lui l’Acqua Viva, (‘dammi quest’acqua’), cioè il Dono per eccellenza che è lo Spirito Santo, per conoscerlo sempre più (‘se tu conoscessi il dono di Dio’), cioè sperimentarlo sempre più presente con la sua azione nella nostra vita e riconoscere in Gesù il datore di questo dono di vita e di luce.

Propongo per questo di recitare ogni giorno una delle invocazioni più belle allo Spirito.

  1. La preghiera si apre con quattro inviti allo Spirito a venire in noi, con il dono della sua luce, di cui noi siamo privi, come il cieco dalla nascita.

Vieni, Santo Spirito,

manda a noi dal cielo

un raggio della tua luce.

 

Vieni, padre dei poveri,

vieni, datore dei doni,

vieni luce dei cuori.

  1. Seguono sei titoli dati allo Spirito Santo che definiscono l’effetto della sua presenza in noi. In questi giorni e in questa situazione ne abbiamo particolarmente bisogno!

Consolatore perfetto,

ospite dolce dell’anima,

dolcissimo sollievo.

 

Nella fatica, riposo,

nella calura, riparo

nel pianto, conforto.

3.   Come nell’invocazione di apertura si torna ad invocare l’azione dello Spirito come luce, immaginando, per contrasto, cosa sarebbe l’uomo senza quella luce.

O luce beatissima,

invadi nell’intimo

il cuore dei tuoi fedeli.

 

Senza la tua forza,

nulla è nell’uomo,

nulla senza colpa.

  1. Seguono ora sei verbi che descrivono l’azione vitale di purificazione, di sostegno e di conversione che lo Spirito opera nell’uomo

Lava ciò che è sordido,

bagna ciò che è arido,

sana ciò che sanguina.

 

Piega ciò che è rigido,

scalda ciò che è gelido,

drizza ciò che è sviato.

  1. La preghiera, che si era aperta con quattro ‘vieni’, si conclude ora con quattro ‘dona’: si chiedono i ‘doni ultimi’, quei ‘santi doni’ che il credente confida di ricevere proprio dallo Spirito.

Dona ai tuoi fedeli

che solo in te confidano

i tuoi santi doni.

 

Dona virtù e premio,

dona morte santa,

dona gioia eterna. Amen.

Ora ripetiamolo con calma da capo a fondo, senza l’interruzione delle note.

+ Adriano Tessarollo