SOLENNITA' DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE

“Rallegrati, piena di grazia”

Proposta di omelia del vescovo di Chioggia

vescovo-Tessarollo-Adriano
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L’inviato di Dio, Gabriele, arriva non al tempio, da un sacerdote, ma a Nazaret di Galilea, da una ragazza che sta pensando ad un suo progetto di vita. Ma Dio ha un suo progetto da comunicarle, una missione speciale da affidarle. E’ una missione di salvezza e di benedizione. Quindi, la prima parola rivoltale è “Gioisci, rallegrati”. Ma la missione richiestale è possibile perché preceduta dal suo dono, ecco l’appellativo “piena di grazia”. Maria ha ricevuto il favore di Dio, è stata riempita della sua grazia. La Chiesa ha compreso questa espressione come la rivelazione che Maria è stata preservata dal peccato fin dal suo concepimento (Immacolata Concezione). Ma la missione di Maria è accompagnata e garantita dalla presenza stessa del Signore Dio ora e in futuro: “II Signore è con te”. Il sentirsi amata da Dio e scelta per una missione speciale, lei umile e semplice, la turba non poco. Dopo la rassicurazione (non temere) il messaggio esplicita quel “piena di grazia”. Ha avuto la grazia di essere la madre del Messia: “hai trovato grazia… concepirai un figlio… sarà grande e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo…regnerà sulla casa di Giacobbe per sempre”. Maria si sente coinvolta nel piano della salvezza che Dio porterà a compimento. Ma l’annuncio giunge al suo culmine a partire dai pensieri che naturalmente sorgono in Maria: “lo Spirito Santo scenderà su di te / la Potenza dell’Altissimo stenderà la sua ombra”. E’ Dio stesso che per mezzo del suo Spirito interverrà in questo atto generativo. Come la tenda del Convegno, nel cammino dell’esodo era riempita dalla nube quale segno della presenza ‘di grazia’ di Dio, così ora lo Spirito di Dio starà in Maria, così che ora in Maria troverà dimora il Figlio di Dio, Santo perché Figlio di Dio! E la missione di Maria sarà di generare il Figlio di Dio al mondo.

L’annuncio della gravidanza di Elisabetta che mostra come “nulla è impossibile a Dio” provoca il sì incondizionato di Maria. Mai risposta tanto breve ha espresso la fede dell’uomo davanti a Dio: “Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola”. Passiva disponibilità unita ad attiva collaborazione, svuotamento di sé per far posto alla pienezza. Dio affida la sua salvezza a Maria e Maria affida il suo destino a Dio. La santità di Maria è piena per il dono di Dio e per la sua risposta al dono stesso e alla missione affidatale. Dopo la risposta di Maria, tutto ritorna nella mani di Dio, tutto è consegnato al silenzio. Nell’attesa di comprendere pienamente il significato del progetto di Dio, tanto oscuro nelle sue origini come annunciato nella pagina di Gen 3,9-15, man mano che si sarebbe andato realizzando. Anche Maria ha percorso il suo pellegrinaggio della fede.

Contemplando Maria camminiamo anche nella fede alla luce del disegno di Dio che ci è stato annunciato: “ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo… per essere santi e immacolati di fronte a Dio nell’amore…”.

+ Adriano Tessarollo