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A proposito di laicità e democrazia

Vescovo-Adriano-Tessarollo
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Un gruppo di parlamentari ‘laici’ di diversi partiti, naturalmente per ora di sinistra, ha presentato una mozione all’insegna della cosiddetta ‘laicità’. Tale che propone di rivedere, guarda caso, i rapporti con la Chiesa cattolica approfittando dei ‘90 anni’ del Concordato con lo Stato italiano. A ben pensare però l’attuale Concordato non ha 90 anni, basta informarsi (infatti è stato rivisto e modificato nel 1984). Ma parlando di 90 anni si vuole già insinuare una sua svalutazione, per il tempo cui si allude: ’90 anni fa’. Tanto per non essere troppo ingenui! Mi soffermo solo, per ora, sul primo dei punti proposti per la revisione: “Abolire l’ora di religione e sostituirla con un’ora obbligatoria di educazione civica”. Il fatto poi che si proponga di abolire l’ora di religione mi spinge a proporre all’attenzione pubblica qualche valutazione. Chi sono i proponenti e i firmatari della proposta presentata al Senato? Vedendo i loro nomi e i loro partiti di riferimento, supposto e non concesso che trovino il consenso dei loro stessi partiti, mi vien da fare un po’ di conti, seppur sommari. Credo che tutti insieme raggiungano a malapena il 50% del 65% dei cittadini che hanno votato. Forse anche meno, visto l’andamento che va prendendo il M5S. Quindi rispetto alla popolazione reale rappresentano sì e no il 30/35%. Si informino, questi tali, invece sull’adesione di quanti si avvalgono dell’insegnamento dell’ora di Religione (IRC) come approvato nel 1985. Ho consultato internet e ho visto il Report della Provincia di Trento sull’evoluzione dell’adesione all’IRC in quella Provincia. Magari gli Uffici competenti Regionali e Nazionale possono dare i dati completi. I dati riguardano l’evoluzione dei 32 anni, ma vi risparmio i primi 22 anni e per comodità presento gli ultimi 9, che sono quelli dove il calo è stato maggiore. Si vedano le percentuali degli Avvalentisi IRC in Trentino nella tabella qui in basso:

Evidenzio il Report dei dati di frequenza degli studenti all’IRC in Trentino – anno scolastico 2018-19.

Scuola primaria: percentuale avvalentisi IRC 85,96%

Scuola secondaria di 1° grado: percentuale avvalentisi IRC 84,33%

Scuola secondaria di 2° grado: percentuale avvalentisi IRC 77,21%.

Tiriamo le conclusioni: dietro agli studenti ci sono pure le famiglie. Faccio le somme e le percentuali. Ora questi signori saranno laici ma non certo democratici, perché propongono di abolire ciò che la stragrande maggioranza della gente chiede e vuole (globalmente almeno l’80%). Essi, con la loro percentuale di rappresentanza da ‘armata brancaleone’ pretendono di interpretare il popolo o togliergli ciò che chiede a stragrande maggioranza.

E aggiungo una possibile obiezione: il problema religioso non è proprio da annoverare tra i grandi problemi dell’uomo?

E a proposito riporto il pensiero critico nei loro confronti di Ernesto Preziosi:

«In un momento storico nel quale appare evidente come il religioso sia un fatto costitutivamente pubblico e non possa essere in alcun modo compresso nella sola sfera individuale, la proposta di abolire del tutto l’insegnamento della religione dal piano di studio appare un gesto di ideologica miopia piuttosto che una rivendicazione della indipendenza della cultura e dell’insegnamento garantiti dallo Stato».

PS.:

Vedo che la Bonino è tra i firmatari.

Mi viene spontaneo dire che se non riceve la patente di cattolico chi agita il Rosario o bacia il Crocifisso in pubblico, a prescindere dal suo convincimento interiore, per la stessa ragione non la riceve nemmeno chi per una ragione o l’altra è ricevuto dal Papa.

Con buona pace di tutti.

 + Adriano Tessarollo