SAN GIUSTO DI PORTO VIRO.

Portate molto frutto!

Preghiera e incontro nella giornata dei giovani

Veglia-Giovani
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“Chi rimane in me porta molto frutto”. È questo il messaggio che ha guidato circa un centinaio di giovani, assieme al vescovo Adriano, nella serata di sabato 13 aprile scorso, vigilia della Domenica delle Palme, in cui in tutte le diocesi del mondo si celebra la giornata dei giovani. Un bel momento di preghiera vissuto partendo dall’oratorio salesiano San Giusto di Porto Viro e concluso nella chiesa parrocchiale di Donada. Questo pellegrinaggio è stato accompagnato dalla luminosa testimonianza di una giovane ragazza, la beata Chiara Luce Badano, uno dei frutti più belli del movimento fondato da Chiara Lubich “I Focolari”, che attraverso la testimonianza del suo incontro con Gesù Cristo nella sua vita e nella sua malattia, che l’ha portata all’incontro definitivo con Gesù, ha saputo irradiare in tanti giovani e in tanti buoni cristiani la gioia di una vita cristiana donata a Dio e al prossimo. Chiara Luce dall’incontro con Gesù scopre la bellezza di vivere in pieno la sua vita, tanto da esprimere con queste parole il suo desiderio: “Una cosa che mi piacerebbe essere: Una cristiana vera, autentica di quelle che vanno fino in fondo”. Queste parole insegnano anche a noi come la vita cristiana sia camminare nella quotidianità in maniera profonda, senza lasciarsi scappare le cose belle che il Signore ci dà l’opportunità di vivere: incontri, esperienze, sguardi, servizio verso i più bisognosi. Non una vita superficiale, quindi, ma una vita vissuta in pieno, anche quando le cose non vanno secondo i nostri piani, anche quando dobbiamo fare i conti con la sofferenza, anche quando dobbiamo fare i conti con la malattia e con la morte. In tutto questo la presenza del Signore Gesù ci accompagna e non ci abbandona, e compiere la Sua volontà ci aiuta a far luce ai nostri passi e illuminare le scelte.

Il cammino si è concluso nella chiesa di Donada dove prima della conclusione siamo stati arricchiti dalla testimonianza di vita di Roberta Parigi, missionaria di Villaregia, che raccontando la sua vocazione ha confermato in ciascuno dei presenti la bellezza di una vita donata al Signore. Un dono di carità fatto a Dio che la porterà a mettersi a servizio, a partire dal prossimo anno, della comunità a Belo Orizonte in Brasile. Il segno del crocifisso che il vescovo Adriano, a nome della Chiesa di Chioggia, ha voluto consegnarle è stato per noi il ringraziamento per il servizio che Roberta ha compiuto nei confronti della nostra Chiesa locale e la richiesta che tramite Gesù possiamo rimanere legati, nonostante le distanze, attraverso la preghiera e la vicinanza fraterna. Grazie, Roberta, e buon cammino! Il percorso della pastorale giovanile non è concluso. Infatti per volontà del vescovo gli organismi  diocesani di partecipazione stanno facendo un’attenta riflessione per attuare una prassi pastorale concretamente rivolta alle nuove generazioni. Tutti siamo coinvolti. I giovani sono i nostri figli, i nostri nipoti, i nostri pronipoti, a loro vogliamo rivolgere l’appello che papa Francesco ha rivolto dal suo ultimo documento: “Cristo vive. Egli è la nostra speranza e la più bella giovinezza di questo mondo. Tutto ciò che Lui tocca diventa giovane, diventa nuovo, si riempie di vita. Perciò, le prime parole che voglio rivolgere a ciascun giovane cristiano sono: Lui vive e ti vuole vivo!” (C.V. 1). Infine nel contesto del Festival della Comunicazione che verrà ospitato a Chioggia nel mese di maggio, sabato 25 maggio vivremo una “notte gialla” come quella vissuta nel 2013 a Sottomarina con un concerto testimonianza del gruppo cristiano “Cantiere Kairos”, preceduta da una S. Messa animata dalla Pastorale Giovanile alle 18.00 nella basilica di S. Giacomo.

 don Vanni Ghion, sdb, a nome dell’Equipe di Pgd