RETE MONDIALE DI PREGHIERA DEL PAPA.  Giornata di spiritualità

Gesù, nel Getsemani, prega

“Pregate, per non entrare in tentazione” (Lc 22,39)

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Martedì 2 aprile dalle ore 9.15 alle 16.30 per i vicariati di Chioggia-Pellestrina e Sottomarina, una settantina di aderenti all’ex associazione Apostolato della Preghiera, oggi Rete mondiale di preghiera del Papa, si sono riuniti nella Chiesa del Seminario diocesano per vivere insieme una giornata di spiritualità proposta dal Delegato diocesano don Massimo Ballarin che, dopo la celebrazione delle Lodi e l’offerta della giornata, ci ha illuminato sul significato di un “ritiro” inteso come scuola di preghiera centrato sulla preghiera di Gesù nel Getsenami. Attraverso l’esperienza della “Lectio Divina” ha voluto insegnarci a pregare sia lodando il Signore come Maria Santissima nel Magnificat, sia pregando come Gesù nell’orto degli ulivi quando, nella sofferenza della croce, ci sentiamo abbandonati da Dio, soli, malati, anziani, nella precarietà. Ma che cos’è la “Lectio Divina” che il delegato ha sviluppato sulla Preghiera di Gesù con il Vangelo di Luca 22, 39 – 46? Dopo averci ampiamente spiegato il testo del Vangelo, ha esposto sull’Altare il Santissimo Sacramento dell’Eucaristia e ci ha spiegato i passi della Lectio: Meditatio, Oratio, Contemplatio, Collatio, Actio e Oratio comunitaria. Ci ha lasciato, quindi, un tempo per adorare il Santissimo e per meditare personalmente il brano del Vangelo (Meditatio), per: “farci possedere dal testo, aspettando che Dio parli nel nostro cuore; rimanendo poi semplicemente davanti a Gesù, presente nel segno del Suo Amore: Eucaristia e Parola (Contemplatio); con la certezza che non sono io che leggo la Parola, ma è la Parola che legge la mia vita, la orienta, la piega, la scalda…”. Dopo aver pregato il Signore nel nostro cuore (Oratio) abbiamo condiviso (Collatio) quello che lo Spirito Santo ha suggerito a noi, per concludere con le preghiere (Oratio comunitaria) di supplica e di ringraziamento e infine (Actio): decido nel mio cuore di portare concretamente, nella mia vita quotidiana, quello che mi ha suggerito la Parola. Il Sacerdote ha concluso questa prima parte della Giornata lasciandoci con tre interrogativi: 1) La mia preghiera è fuga o contemplazione? 2) Quando prego scopro la Volontà di Dio? 3) Chiedo nella preghiera di essere forte e sento che Gesù è con me?

Ci siamo perciò avviati, dialogando con allegria, alla mensa per gustare un ottimo pranzo cucinato da Gabriele, il bravissimo chef del Seminario, coadiuvato dalla solerte Barbara e ben serviti da gentilissimi collaboratori volontari.

Dopo il pranzo, nuovamente in chiesa per la meditazione e la preghiera su ognuna delle “sette Parole di Gesù in Croce”: Lc. 23,24; Lc. 23, 39 -42; Gv. 19, 25-27; Mt. 27,46; Gv. 19,28; Gv. 19,30; Lc. 23,46.

La nostra preghiera poi si è espressa in pienezza nella celebrazione della Santa Messa dove don Massimo ci ha fatto comprendere la differenza tra il volto di Cristo trasfigurato sul Monte Tabor e il volto di Cristo sfigurato sul Calvario che diventano il percorso per arrivare al Volto Glorioso del Cristo Risorto. Anche il nostro volto da s-figurato può diventare tras-figurato quando perdoniamo, quando amiamo. Per essere trasfigurati quando siamo sfigurati ci ha indicato tre strade: la preghiera perché mentre Gesù pregava il suo volto si trasfigurava; lo sguardo per vedere la luce nell’altro e non il buio sugli altri; l’ascolto perché chi ascolta diventa come Gesù che è la voce che attende di essere ascoltata da noi. Ci ha invitato infine a ringraziare Gesù Cristo perché sul Calvario possiamo sentirci come sul Tabor: dalla cima della montagna infatti si vede meglio tutta la bellezza che Dio Padre ci ha donato per farci stare nella gioia, nell’ armonia e nell’amore: possiamo gustare così la manifestazione di Dio nella potenza della Risurrezione!

Un sosta di spiritualità che è stata per tutti noi un’oasi, un’occasione di crescita e di ricchezza interiore, con la Vergine Maria che sempre ci accompagna, in cammino verso la Santa Pasqua. Grazie!

Per i vicariati di Cavarzere, Loreo e Ca’ Venier la Giornata di Spiritualità si è svolta a Rosolina il 3 aprile sugli stessi temi.

 Maria Luisa Fidone

Lectio divina, adorazione, confessione

Sono un giovane di 29 anni, che martedì 2 aprile ha partecipato alla giornata di spiritualità di Quaresima tenutasi presso il Seminario Vescovile di Chioggia. Mi sento di scrivere queste righe, per esprimere l’entusiasmo e la gioia che mi hanno accompagnato durante tutta la giornata di ritiro e la gratitudine verso don Massimo Ballarin, che ci ha accompagnati durante la giornata: lodi e offerta della giornata, scuola di preghiera, adorazione, lectio divina e “Preghiera di Gesù nel Getsemani”. L’incontro, molto ben partecipato, una settantina di persone, dava anche la possibilità, durante il momento di adorazione, ai partecipanti di confessarsi grazie alla disponibilità di 5 sacerdoti. Nonostante la presenza per lo più di persone anziane, devo dire di essermi sentito sempre a mio agio, in armonia con il contesto e di trovare sempre interesse negli argomenti trattati e nei vari momenti di raccoglimento e preghiera scanditi nell’arco della giornata. Ho avuto anche modo di confrontarmi con queste persone più “adulte” e di ascoltare testimonianze diverse fra loro, ma tutte comunque accomunate dalla fede e dalla dedizione al Signore. Notavo che la presenza di un ragazzo della mia età è stata molto ben apprezzata. Auspico e spero che altri giovani possano nutrire interesse e partecipare a questi incontri, che si svolgono più volte durante l’anno. Per me è stata una giornata diversa dalle altre. Come si suol dire, ho “staccato” dalla routine quotidiana, dal lavoro e dall’angoscia dello smartphone, dedicando alcune ore alla preghiera, alla riflessione e all’ascolto. Molto bello è stato anche il momento conviviale del pranzo, che ci ha riuniti tutti nel refettorio del Seminario dialogando con i vari commensali. Non ho mancato di proporre e di condividere questa bella giornata con amici, familiari e conoscenti, invitandoli ad accostarsi a queste iniziative spirituali e di preghiera. Un grazie di cuore a don Massimo e a tutti i partecipanti.

 Giacomo Albertini