Ca’ Emo

Attività missionaria in Bolivia

Si rinnova da dieci anni il sostegno della comunità parrocchiale per Giorgio Zoletto

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Anche quest’anno Ca’ Emo ha rinnovato il proprio sostegno a Giorgio Zoletto per la sua lodevole attività missionaria svolta in Bolivia a beneficio dei bambini abbandonati e degli anziani bisognosi.

All’iniziativa, promossa nel 2008 dalla nostra biblioteca frazionale e che si è consolidata negli anni successivi, hanno aderito il parroco don Andrea, l’associazione culturale “Don Giuseppe Tinello”, l’Azione Cattolica Adulti, la Biblioteca frazionale, il gruppo Fidas Donatori Sangue, la sezione Coldiretti, l’ASD Calcio, unitamente ad alcuni privati. A Giorgio sono stati inviati tramite bonifico bancario € 410.

Il nostro amico ci prega di estendere il suo grazie di cuore per la rinnovata generosità del nostro paese e augura a tutti un prospero anno nuovo. Giorgio ci informa che parte del nostro contributo sarà utilizzato per rimpinguare la cassetta dei dolciumi della signora Ilda e per gli altri anziani che da tempo, grazie al nostro aiuto, sta sostenendo.

Molti ricorderanno che nell’ormai lontano 2009 Giorgio ci raccontò che, oltre ad aiutare i bambini, da tempo si stava occupando anche di un gruppo di anziani riuniti in una associazione: “Centro Nazaret della terza età” di Santa Cruz.

Questi anziani un giorno lo “convocarono” e gli chiesero di essere aiutati per far fronte alle loro necessità, sia quotidiane che impreviste. In cambio loro avrebbero pregato per lui. Giorgio accolse la richiesta e così ancora oggi provvede ad acquistare generi alimentari e medicinali di cui gli anziani necessitano. Talvolta riceve particolari richieste d’aiuto: un giorno ricevette una lettera dalla signora Hilda che gli chiedeva un aiuto per acquistare “l’azienda” che un’altra anziana aveva messo in vendita.

L’azienda consisteva in un bauletto a scomparti contenente caramelle e materiale didattico da vendere davanti alle scuole. Giorgio acquistò il bauletto e lo riempì di caramelle, matite e temperini e da allora la signora Hilda si mantiene con il poco che riesce a ricavare.

Giorgio spiegò agli amici della Biblioteca frazionale di Ca’ Emo che per sostenere questo gruppo di pensionati bastavano circa 300 euro l’anno ed era alla ricerca di chi li potesse “adottare”.

Il racconto ci colpì molto e la Biblioteca frazionale si fece promotrice di una sottoscrizione, che continua tutt’oggi, coinvolgendo le locali associazioni e alcuni privati. Giorgio ci informa altresì che la parte rimanente del contributo ricevuto sarà utilizzata alla riapertura delle scuole per comperare il materiale scolastico necessario per i suoi ragazzi. (G. P.)