Benedetta dal vescovo Adriano la “nuova” canonica di Donada

Donada-inaugurazione
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La cerimonia di benedizione della canonica della parrocchia di Donada, ma da qualche mese sede dell’Unità pastorale Donada, Taglio di Donada e Fornaci, totalmente ristrutturata seguendo le necessità dell’Unità pastorale, rappresenta una data nella storia anche della città di Porto Viro. Ristrutturazione eseguita con i criteri di sicurezza, solidità antisismica fin dalle fondamenta, risparmio energetico – come ha ben illustrato nella presentazione l’arch. Giuliano Stoppa – ma conservando lo stile che le era stato dato nel lontano anno di costruzione. Il fabbricato si estende per oltre mq 500. Esso si sviluppa su due piani: a piano terra tutto è dedicato alle necessità pastorali della parrocchia e al rapporto dei fedeli con i sacerdoti, mentre al piano superiore, cui si accede tramite una rampa di scale od un ascensore, trovano spazio una cucina e 3 mini-appartamenti, indipendenti, per i sacerdoti, dove abitano già don Stefano e mons. Fabrizio, mentre il terzo è riservato ad un sacerdote che potrebbe essere invitato sempre per ragioni pastorali. La realizzazione di tutto questo lavoro è stata caldamente sostenuta dal compianto geom. Luca Mancin (venuto a mancare improvvisamente il 12 agosto 2018), cittadino donadese, segretario del Consiglio per gli Affari economici diocesani, ovviamente con il beneplacito della Curia, la condivisione del pool di tecnici e delle imprese facenti capo all’arch. Stoppa ed il parere del direttore del Polo culturale diocesano mons. Giuliano Marangon.

La cerimonia si è svolta domenica 13 gennaio, preceduta dalla S. Messa presieduta dal vescovo e concelebrata da don Stefano, mons. Fabrizio, il vicario generale mons. Zenna, il parroco di Scalon don Giannantonio, mons. Marangon, don Jacopo Tugnolo e don Matteo Scarpa. Presenti, per l’Amministrazione comunale, il vicesindaco Doriano Mancin e l’assessore Francesca Marangon con delega ai rapporti con le parrocchie. Il costo? In gran parte affrontato grazie al contributo dell’8×1000 alla Chiesa Cattolica versato dai fedeli tramite le dichiarazioni dei redditi e il resto con le offerte della parrocchia, che anche nel passato è stata capace di partecipare con sacrificio alla costruzione della chiesa di Donada a partire dal 1854. Nelle sue parole di accoglienza don Stefano ha richiamato un passo del Vangelo: “La casa costruita sulla roccia non teme le avversità”. La celebrazione è stata animata dal coro parrocchiale accompagnato all’organo dal m° Mattia Tessarin. Al termine ci si è spostati sul sagrato per assistere al taglio del nastro da parte della mamma di Luca Mancin. All’interno mons. Giuliano Marangon e la mamma di Luca hanno scoperto la lapide che a lui fa riferimento: “Casa parrocchiale / totalmente ricostruita nel 2018 / con mente e cuore di Luca Mancin / essendo vescovo mons. Adriano Tessarollo” (parole di mons. Marangon). Nel corso della cerimonia è stato nominato pure don Renato Feletti, parroco emerito ed ora trasferito a Rosolina, per aver contribuito a responsabilizzare i fedeli nelle loro offerte e nella ricerca di sovvenzioni. Il vicesindaco ha poi commentato: “Ecco un’altra dimostrazione che se si collabora tra istituzioni sono possibili opere importanti per i cittadini tutti”.

 Francesco Ferro