VISITA PASTORALE VICARIATO DI CAVARZERE

Incontrare i vicini e anche i lontani

La visita pastorale del vescovo Adriano nell’ultima zona inizia questa domenica 13 gennaio

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C’è ancora spazio per il Regno dei cieli nel mondo nuovo? Provocazione non secondaria nella società moderna, sempre più sensibile all’apparire piuttosto che all’essere. Da queste considerazioni prende il via la Visita pastorale del Vescovo Adriano nel vicariato di Cavarzere.

Le comunità ecclesiali del territorio si riuniranno oggi (domenica 13 gennaio) alle 16.30, nel duomo di San Mauro, per la celebrazione dei vespri presieduti mons. Tessarollo. “Siamo invitati a interrogarci insieme, perché va diminuendo sempre più l’attenzione e l’interesse di molta gente, specie di mezza età e giovani, per la partecipazione alla vita ecclesiale”, ha detto il vescovo. “Sarebbe bello – ha aggiunto Tessarollo – che partecipassero anche quanti sono scontenti dell’azione della Chiesa, ma che avrebbero qualche cosa di meglio da chiedere, proporre e attendere”. Un vero e proprio cammino condiviso con tutti, vicini e lontani.

È questo lo spirito di fondo che il vescovo ha voluto per questa visita.

Un incontro tra il Pastore e le comunità ecclesiali, dove queste ultime sono le protagoniste. Non si tratta, dunque, di una “visita formale”, ma di un dialogo per cercare strade e risposte concrete capaci di comunicare la bellezza della Parola.

La sfida è quella di reinterpretare il passato e non di cancellarlo. Se è vero che il messaggio del Vangelo è sempre attuale, è pur vero che si avverte la necessità di condividerlo con linguaggi rinnovati, in un percorso che deve considerare il cambio di passo della società. Il come è tutto da pensare nel territorio. Il vicariato di Cavarzere, nel quale il vescovo si fermerà sino al 31 marzo 2019, tocca quattro Comuni, due nel Veneziano (Cavarzere e Cona) e due nel Polesine (Pettorazza e Adria), con una popolazione di circa 16.000 abitanti.

Un’area geografica a vocazione agricola, dove la crisi continua a mordere e con segnali di ripresa molto deboli. La carenza di lavoro ha costretto molti all’emigrazione, vi è un costante crollo demografico e le poche realtà industriali faticano a rispondere alla domanda di lavoro. Sono floridi il mondo del volontariato e del terzo settore, anche se l’età media dei volontari aumenta.

L’accoglienza diffusa degli immigrati, coordinata dalla Caritas, sta facendo vedere un altro volto della convivenza con chi arriva da lontano. Le parrocchie esprimono vitalità e sono veri e propri punti di riferimento per molti, anche non credenti. Il patronato San Pio X è un luogo di incontro per la maggior parte dei giovani del vicariato e il santuario della Madonna delle Grazie il vero cuore spirituale del territorio. Ai molti slanci si contrappongono le difficoltà di camminare insieme, di condividere percorsi e progetti in un’ottica che superi il particolare. “Questo incontro con il nostro Pastore vuole essere il vero punto di partenza per rinnovare il nostro stare assieme, per annunciare e vivere il Vangelo”, ha detto don Andrea Rosada, vicario foraneo. “Nessuno deve sentirsi escluso – ha aggiunto. Con saggezza siamo chiamati a non gettare l’acqua sporca con il bambino, ma a valorizzare quanto c’è di buono e a intraprendere nuove strade per costruire qui, su questa terra, il Regno dei cieli”.

Filippo Greggio