VISITA PASTORALE NELL’U.P. DI CA’ VENIER. L’evento della riapertura della chiesa di Boccasette

Una storica chiesa rifatta a nuovo

IL VESCOVO ADRIANO PRESIEDE L’8 DICEMBRE LA CELEBRAZIONE DI INAUGURAZIONE

boccasette
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Dopo quasi dieci mesi di impegnativo lavoro, la storica chiesa di S. Giacomo, a Boccasette, riapre le sue porte al termine della sua ristrutturazione, iniziata il 19 febbraio scorso. Un grande sospiro di sollievo da parte di tutti per avere portato a termine quanto la progettazione prevedeva: la festa dell’Immacolata 2018 vede i fedeli di Boccasette ritornare nella loro chiesa abbandonando così la precarietà delle funzioni presso il centro parrocchiale di via don Aldo Spanio. Grazie all’attenzione tecnico storica dell’arch. Giuliano Stoppa di Adria, l’Unità pastorale dell’Isola di Ca’ Venier si arricchisce del suo monumento al termine di 10 mesi di lavoro ben diretto dall’impresa di Paolo Tessarin di Donzella. Non viene dimenticata la gente di Boccasette con il suo parroco don Michele Mariotto, tessitori nel raggiungere l’obiettivo di dare lustro allo storico edificio sacro.

soffitto-chiesa-boccasetteSituazione socio-culturale

Boccasette, situata nell’Isola di Ca’ Venier, in Comune di Porto Tolle, conta 582 abitanti. Deve il suo nome alla sua vicinanza alla settima bocca del Po di Maistra che si getta nel Mare Adriatico con un’ultima grande ansa. È situata sul 45° parallelo a 1 metro sul livello del mare e dista km 10 dal capoluogo, Ca’ Tiepolo. Boccasette è raggiungibile attraversando chilometri di campagna, distese di terra coltivata sottratta al mare grazie alle grandi bonifiche. Un posto lontano dalla frenesia, dai rumori della città, dalle mete turistiche più gettonate; è una zona agricola che ha tratto giovamento dalla riforma agraria del 1950 che ha spezzettato i latifondi in poderi e li ha assegnati ai coltivatori diretti. Il paesaggio agricolo e di pesca è racchiuso tra imponenti arginature. La novità di oggi è che la pesca si è “sposata” con l’agricoltura diventando l’economia vincente unitamente ad un laboratorio artigianale che dà lavoro a circa 30 donne.

A Boccasette insiste il più antico edificio nel territorio comunale: la chiesa, risalente al 1848; allora c’erano solo povere casupole e casoni e una stazione della Guardia di finanza austriaca. Nel tempo Boccasette, grazie all’agricoltura e ai lavori agricoli in una grossa azienda terriera, si trasformò in un piccolo paese. La recente costruzione del grande ponte di collegamento con Ca’ Tiepolo ne ha ridotto l’isolamento e permesso un limitato, per ora, sviluppo turistico nella suggestiva spiaggia molto frequentata. Funzionano anche l’Ostello della gioventù, le poste, la scuola elementare, una falegnameria, le sedi delle Cooperative pescatori “Maistra” e “Eridania”, un bar, un mini market e un’impresa edile; la tensostruttura sportiva non è ancora funzionante e la nuova strada principale del paese, via Kennedy, sarà pronta fra qualche mese.  È soprattutto da ricordare la scuola dell’Infanzia parrocchiale “Buon Pastore” che raccoglie non solo i fanciulli ma anche i ragazzi del doposcuola e del catechismo e i giovani animatori con le varie proposte e tra queste il Grest estivo. Ma il vero gioiellino è la spiaggia, un vero e proprio scanno sabbioso collegato alla terraferma con un ponte mobile che consente anche il passaggio dei natanti. La spiaggia poi accoglie una notevole quantità di uccelli, tra questi il bellissimo airone rosa.

La chiesa e la parrocchia

La chiesa che si affaccia sul Po di Maistra è il più antico edificio di culto esistente nel Comune di Porto Tolle. Nel 1842 Sua Maestà imperiale Re Ferdinando I accordò la facoltà di erigere una cappella a spese del “fondo culto” e il 29 aprile 1846, don Marco Sarto, parroco di Ca’ Venier, poté benedire la prima pietra dell’oratorio che, dopo due anni di lavoro, il 5 aprile 1848 venne inaugurato, benedetto e aperto al culto. Dal 1850 al 1860 don Antonio Zennaro ne fu il primo curato con abitazione stabile. Sotto don Federico Fuolega furono eseguiti rilevanti lavori di ampliamento e restauro, come l’ampliamento della cappella di S. Giacomo e i gradini di marmo, furono decorati il soffitto, il pulpito e l’orchestra. Solo nel 1930 la chiesa diventò parrocchiale, evento evidenziato da una lapide in controfacciata. Il primo parroco è stato don Virginio Ciriello, che rimase a Boccasette fino al 1944 quando fu nominato arciprete di Ca’ Venier. Tra il 1951 e il 1952, dopo la grande alluvione, vi fu un altro restauro generale della chiesa, consacrata dal vescovo G. B. Piasentini. Altri interventi furono eseguito tra il 1956 e il 1957 con la nuova pavimentazione e il rivestimento perimetrale in marmo rosso di Asiago. Pure nel 1964 furono eseguiti altri interventi per ingenti danni per il maltempo.

Struttura dell’edificio sacro

Com’è noto l’entrata della chiesa dà sull’argine del Po; a breve saranno rifatti i marciapiedi attorno all’edificio e così anche l’area antistante lo stesso. L’interno della chiesa è composto da un’unica aula liturgica di forma rettangolare terminante con un coro incassato a base quadrata e chiuso da un’abside semicircolare. In quest’ultimo è presente un dipinto inserito in una stele e sovrastato da un baldacchino aereo in legno intagliato, scolpito, dipinto e dorato, risalente alla metà dell’ottocento. Sul lato d’ingresso invece si trova una tribuna cantoria lignea sorretta da due colonnine in ghisa, rifinita con decorazioni pittoriche a tema floreale e strumenti musicali. Ai lati due piccole cappelle con due interessanti rappresentazioni: l’Addolorata e il patrono San Giacomo con il bastone. La copertura è piana ed è decorata al centro con una triade di dipinti a olio su tela risalenti al 1913, realizzati dal pittore A. Ravagnan (nella foto qui sopra).

Il progetto di restauro

La situazione statica della chiesa è buona, mentre si riscontravano punti critici nella muratura complessiva. L’attenzione è andata quindi alla muratura interna ed esterna corrosa dal tempo, alle piastrelle dell’intera pavimentazione, agli intonaci, all’umidità generale, realizzando la tinteggiatura interna completa, il rifacimento del tetto con le grondaie, tutti gli impianti tecnologici e altro.

I vari interventi realizzati

Intanto è stato mantenuto l’assetto architettonico esistente. È stata risanata completamente la muratura interna ed esterna con una rasatura con grassello di calce e sabbia di fiume setacciata finemente. La tinteggiatura è stata applicata con colori ai silicati puri (minerali) e stesa in due mani con velature leggere a pennello e spugne per avere un effetto tale da uniformare gli assorbimenti e l’omogeneità di vecchi sottofondi. Si è proceduto anche all’adeguamento della chiesa ai portatori di handicap con una rampa d’accesso e rifacendo la piccola scalinata centrale. È stata sistemata la sacrestia con un risanamento alle pareti e tinteggiatura. Sono stati sostituiti tutti i serramenti. Ricapitolando: è stato sistemato il tetto, rifatto l’impianto elettrico, nuova caldaia a metano, nuovi serramenti, restaurate le porte d’ingresso, demolizione di tutto l’intonaco esistente con trattamento deumidificante, risanamento sacrestia e attinenze con rimozione del rivestimento in perlinato di legno; consolidamento delle scale d’accesso, restauro generale della cantoria e del coro ligneo, consolidamento del soffitto, rifacimento della pavimentazione, sistemazione del tabernacolo e del presbiterio, sostituzioni delle vetrate semicircolari, rampe per disabili e sostituzione della croce metallica posta sul fronte principale in cima al timpano; tinteggiatura e sistemazione del sagrato.

I numerosi collaboratori

In tanti hanno lavorato e contribuito… e l’opera procede.

  1. Impresa Paolo Tessarin di Donzella con i muratori: Fabrizio Negri, Samuele Precisvalle, Cristiano Bellotti, Pietro Luigi Boccato, Davide Tessarin.
  2. Tecnici: il compianto geom. Luca Mancin; arch. Giuliano Stoppa; ing. Gianfranco Mantovan.
  3. Falegnameria Ballarin; restauri-antichità di Nicola e Vanio; elettricisti della ditta Tumiati di Porto Viro; idraulici e piastrellisti: Edilpiù di Valerio Ferro di Porto Viro; Levigatura pavimenti di Giovanni Moro; pittori: Osvaldo Saggia di Edil pitture di Porto Viro. Altri: Fornitura tabernacoli e serramenti esterni della ditta Poli di Verona.
  4. Il parroco per il restauro radicale dell’opera ha voluto costituire un comitato avvalendosi di alcuni parrocchiani di fiducia: Avio Garbi, Enrico Azzalin, Maurizio Mancin, Paolo Coppi, Angelo e Gabriele Farabotin.

Hanno contribuito al progetto: Fondazione Cariparo, Cei 8xmille, Curia Vescovile, cittadini e molti altri.

E ora con tanta gente rallegriamoci e battiamo le mani per la riapertura al culto della chiesa di Boccasette intitolata a S. Giacomo apostolo, posta nell’Unità pastorale dell’Isola di Ca’ Venier in Comune di Porto Tolle, retta da don Michele Mariotto con la collaborazione di padre Giancarlo e inaugurata dal vescovo della diocesi di Chioggia mons. Adriano Tessarollo.

Luigino Zanetti, N.S.