CAVARZERE

La storia di una comunità

60° anniversario della consacrazione del duomo di San Mauro

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Per la comunità parrocchiale di Cavarzere novembre è un mese molto importante e particolare. È il mese dedicato al nostro Patrono San Mauro (22 novembre). È il mese in cui il Duomo venne benedetto ed aperto al culto (22 novembre del 1956), è il mese in cui venne consacrato dall’allora Vescovo mons. Giovanni Battista Piasentini (8 novembre 1958). Domenica 11 novembre con una solenne celebrazione presieduta dal Vescovo Adriano Tessarollo, è stato ricordato il 60° anniversario della consacrazione.

Il Duomo di San Mauro.

Il Duomo antico (fine 1700), che aveva la facciata rivolta verso l’Adige, con all’interno preziosi affreschi e dipinti, venne distrutto in seguito ai bombardamenti subiti dal centro storico di Cavarzere (venne definita la “Cassino del Nord”) negli ultimi giorni del 2° conflitto mondiale. La distruzione del Duomo e della Cappella che conteneva il prezioso e amato Crocefisso ligneo del Paneghetti divenne, insieme all’immagine delle rovine del Palazzo Municipale e della Torre Campanaria, il simbolo del martirio subito dalla popolazione cavarzerana. La ricostruzione del Duomo, su progetto dell’arch. Guido Cirilli presidente dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, fu fortemente voluta dall’allora arciprete mons. Giuseppe Scarpa, che voleva rivedere il suo Duomo ricostruito “dov’era e com’era”. Il progetto, eseguito nel 1947, tardò due anni ad essere presentato e nel 1950 cominciarono i lavori per le fondazioni. Una pausa forzata a causa della tragica alluvione del 1951 ed infine il 3 maggio 1953 la posa della 1ª pietra da parte del Vescovo Giovanni Battista Piasentini e l’8 novembre 1958 venne consacrato dal Vescovo Piasentini, come sopra ricordato. Da quella data diverse opere artistiche, poste all’interno e all’esterno dell’importante costruzione architettonica, sono andate ad abbellire ed arricchire il Duomo di San Mauro. La più importante rimane comunque il maestoso Crocefisso ligneo, opera di Domenico Paneghetti. Inoltre, il Duomo, nel 2007, con l’allora arciprete mons. Fabrizio Fornaro, è stato oggetto di un importante restauro e di una completa tinteggiatura interna. È stato giusto per la comunità cavarzerana che sia stato dato risalto al 60° anniversario della dedicazione del Duomo con un concerto del coro “San Michele Arcangelo” la sera di sabato 10 novembre e la Messa solenne delle 18 domenica 11 novembre. La celebrazione è iniziata con la processione per la navata del duomo del vescovo, dell’arciprete con gli altri sacerdoti della parrocchia e della vicaria accompagnati dal canto del salmo “Andremo alla Casa del Signore”. Il discorso di saluto dell’arciprete, don Achille, la lettura di alcuni cenni storici e la benedizione del Vescovo. Durante l’omelia il Vescovo si è soffermato sull’importanza e sul significato che hanno le chiese in una comunità. Chiesa come “casa comune”, come luogo di incontro e di preghiera per i cristiani. Al termine della S. Messa, animata dalla Corale “San Mauro” e diretta dal M° Renzo Banzato, l’assessore Cinzia Frezzato, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, ha consegnato all’arciprete don Achille De Benetti un quadro con inciso queste parole: “1958 – 2018 alla parrocchia di San Mauro in occasione del 60° anniversario della consacrazione del Duomo con gratitudine per aver accompagnato il cammino dei Cavarzerani di oggi e di ieri. L’Amministrazione Comunale”.

Il ricordo del 60° anniversario della dedicazione del Duomo continuerà fino alla fine del 2018, in particolare: domenica 25 novembre, la solennità del Santo Patrono e festa di Cristo Re dell’Universo, venerdì 8 dicembre “Solennità di Maria Immacolata, Compatrona di Cavarzere” ed inoltre, sabato 22 dicembre il “Concerto di Natale” del Coro e l’Orchestra “T. Serafin”. Il Duomo, con il suo Crocefisso, è un punto di riferimento non solo religioso ma anche civile per tutta la comunità cavarzerana. È simbolo di ricostruzione, di speranza, di unione di una comunità sia religiosa che laica.

Raffaella Pacchiega