CAMPO POL-LIVE 2018

Le virtù da vivere oggi

La bella esperienza a Valgrande - I prossimi appuntamenti

Pol-live-campo-2018
Facebooktwitterpinterestmail

Ogni anno alla fine del nostro percorso c’è la tappa più attesa: compagnia, montagna, fresco, divertimento, cibo, amicizia e voglia di staccare dalla quotidianità. Quest’anno, diversamente dagli altri, abbiamo vissuto il nostro campo Pol-live in una nuova meta: il soggiorno alpino Don Bosco a Valgrande di Padola (BL). È il terzo campo che viviamo: due anni dedicati alla decostruzione, ovvero l’apertura all’infinito (autostrade verticali), quindi la scoperta della vera felicità (le beatitudini), e quest’anno dedicato alla costruzione della nostra identità attraverso la tematica delle virtù nella prospettiva di Romano Guardini.

L’accettazione, la veracità, il rispetto e la cortesia, il coraggio, la pazienza e la fedeltà sono virtù a cui la società attuale non aspira più e che noi controcorrente desideriamo far nostre nell’ottica di amare e lasciarsi amare seguendo il Maestro. La bellezza dei monti, la freschezza del bosco e il calore della compagnia ci hanno aiutato a vedere concretamente come vivere queste virtù. La chiamata alla santità che papa Francesco ricorda rivolta a tutti, non è cosa da morti, ma da vivi; il desiderio di cambiare vita (conversione); il prendersi cura gli uni degli altri; il coraggio di vivere la propria croce con speranza e fiducia, sono modalità che abbiamo udito dalle testimonianze dei nostri animatori. Il primo giorno, inoltre, è stato ideato un nuovo social network chiamato “Veragram”: il primo social senza filtri.

Oggi infatti si sente il bisogno di mettere dei filtri alla propria vita: vuoi per una propria insicurezza, vuoi per corrispondere ai canoni che dell’uomo vogliono solo la parte più esterna e vuota. È più facile così mostrare il proprio corpo nudo o un sorriso falso piuttosto che una ferita o una fragilità. I nostri ragazzi sono stati invitati, invece, a guardarsi dentro e a creare un proprio profilo autentico senza quelle maschere che la società ci impone.

Grande spazio è stato inoltre dedicato alla preghiera e alla riflessione personale: solo facendo silenzio dentro sé stessi si può infatti udire la voce di Dio. Adorazione eucaristica, rosario e messa quotidiana forse non sono cose che si vivono abitualmente ma qui in campo ci hanno attirato e ne abbiamo sperimentato la bellezza. Non è mancata nemmeno una celebrazione penitenziale: il perdono è la forma più alta di amore. E ora lasciamo la parola ai ragazzi.

“Questo è il mio primo campo e mi ha sorpreso un sacco il fatto che anche se ci conoscevamo poco si è creato fin da subito un bel legame tra tutti noi. Da questo campo mi porto a casa la certezza che Dio è sempre al nostro fianco e questa è davvero la forza che fa la differenza nel vivere la vita” dice Erika.

Fabio invece racconta: “Quest’anno ho imparato che dobbiamo accettarci per come siamo e come viviamo. La prima cosa in cui bisogna accettarsi è l’amore perché l’unico grande fallimento è proprio non amare. Ho anche imparato che per dire la verità agli altri devo prima dirla a me stesso!”.

Elisa inoltre aggiunge: “Quando una persona è bella dentro può trasmettere la bellezza attorno a sé e insegnare agli altri che amare sé stessi è il primo passo per una vita donata. Perché una vita donata è una vita che non è sprecata”.

“Essendo arrivato dopo tre giorni – dice Michele – purtroppo non ho potuto far mie alcune riflessioni; tuttavia, come prima esperienza questo campo mi ha fatto riflettere tanto sul senso della vita e, pur avendo problemi in casa, adesso mi sento sicuro delle mie emozioni e questo mi dà coraggio nell’affrontare la mia quotidianità”.

Giulia: “Da questo campo mi porto a casa la consapevolezza che tutti siamo chiamati alla santità, nonostante le nostre fragilità e i nostri peccati. La misericordia di Dio infatti è più grande delle nostre mancanze.”

Ricordiamo che il POL-LIVE è un cammino rivolto a tutti i ragazzi tra i 14 e 19 anni (e più) del Polesine che si incontrano mensilmente preso l’oratorio di San Giusto a Porto Viro. Il nuovo anno si apre con la pizzata di sabato 22 settembre, ore 19.30, per incontrare i ragazzi nuovi e vecchi.

Ecco il calendario dei prossimi incontri che avverranno nelle seguenti domeniche: 28 ottobre; 18 novembre; 2 dicembre Botafè; 16 dicembre; 31 dicembre, capodanno di servizio; 13 gennaio; 17 febbraio; 10 marzo, festa dei giovani a Jesolo; 24 marzo; 14 aprile, incontro pomeriggio + veglia diocesana; 11 e 12 maggio ritiro conclusivo; fine agosto: camposcuola.

Ogni appuntamento inizierà alle ore 9.15 davanti alla chiesa di Scalon a Porto Viro. Concludendo, un antico aforisma dice: “La felicità vera è difficile da creare quanto da mantenere. Si può avere una felicità vera per tutta la vita?”

La risposta che noi tutti diamo è “Sì”: “Venite e vedrete” (Gv 1,39).

Filippo Spinazzè