Pellegrinaggio verso Roma, dal santuario della Madonna della Carità di Loreo

“Il vero pellegrinaggio ha Gesù come compagno di viaggio”

L’esperienza dei giovani che hanno seguito le indicazioni del Vescovo: visitare la diocesi, visitare un luogo significativo e raggiungere Roma

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Sembrava  lontanissimo quando in settembre con i delegati delle pastorali giovanili abbiamo iniziato ad abbozzare questa proposta che ci veniva direttamente da Roma, pregare per il Santo Padre e il Sinodo dei Vescovi con a tema “ i giovani, la fede e il discernimento”. Un buon lavoro di equipe, parrocchie della Diocesi abbiamo organizzato anche noi il nostro pellegrinaggio. Due eventi proposti dalla pastorale giovanile nazionale: Xmille strade e Siamo qui. Il primo in funzione del secondo. Il primo dai luoghi di origine per raggiungere Roma. Il secondo due incontri con il successore di Pietro, Francesco.

E così dall’8 al 12 agosto circa 75 giovani della diocesi assieme alla gioventù della Comunità missionaria di Villaregia si sono messi in cammino, con una modalità proposta e sostenuta dal Vescovo: visitare la Diocesi, visitare un luogo significativo per storie di santità e quindi raggiungere Roma.

Siamo partiti dal Santuario della Madonna della Carità di Loreo, e dopo un primo pezzo di strada a piedi, passando per le strade sabbiose di campagna, grazie alla Famiglia Borletti e al Consorzio di Bonifica Adige Po, in tutta sicurezza si è raggiunto il patronato di Cavarzere. Dopo un congruo tempo di ristoro, ed iniziato a conoscerci a vicenda, siamo partiti alla volta di Campi di Norcia. Abbiamo scelto Norcia perché terra di santità di San Benedetto, Santa Scolastica, Santa Rita. Ma anche una terra ferita dopo il terremoto del 30 ottobre 2016. Così anche noi abbiamo voluto portare il nostro sostegno morale, e non solo. Giovedì 9 abbiamo visitato i luoghi devastati: in particolare San Pellegrino; grazie al direttore della Caritas diocesana dott. Giorgio Pallucco che ci ha ricordato il ruolo della Chiesa, oltre al sostegno fisico, per la guarigione spirituale dalla perdita di speranza.

PG-Sinodo-3Venerdì ancora una volta zaino in spalla, meta: Cascia. Qui un incontro speciale ci ha aperto mente e cuore: le suore carmelitane scalze di Tolentino, rifugiate a Cascia. Un incontro che ha espresso la dolcezza di queste consacrate, consegnando ai nostri ragazzi l’importanza della preghiera, luogo privilegiato per crescere nell’amicizia con Gesù. L’indomani mattina, raccolte tutte le nostre cose, ci siamo diretti verso Roma, la meta finale del nostro pellegrinaggio, non più da soli, ma assieme a migliaia di altri giovani che come noi si sono messi in cammino; ci hanno raggiunto anche un’altra quarantina di giovani partiti direttamente da Chioggia. Non è stato facile sopportare le ore di coda sotto la calura estiva, ma ecco che dal fondo del Circo Massimo si intravede la papa-mobile, e sui maxischermi il volto radioso di Francesco: passa vicinissimo a noi, inquadrano il nostro cartellone che si è fatto 800 km: “Chioggia c’è!!! e saluta papa Francesco”: ci guarda, ci sorride e  ci benedice. Quindi il silenzio mentre ascoltiamo quelle domande pesanti e il suo silenzio: riflette prima di rispondere, mette un po’ da parte i testi ufficiali e si lascia andare.

La Notte bianca delle chiese, oltre a metterci alla prova per la stanchezza, ci apre gli scrigni più belli di Roma. E infine l’ultimo tratto di strada a piedi dei 70.000 in cammino verso l’abbraccio del colonnato del Bernini.  Domenica mattina ancora col buio eravamo in via della Conciliazione, pronti per la Messa in p.zza S. Pietro. È il presidente dei Vescovi italiani card.  Bassetti a dare il messaggio della Conferenza episcopale italiana ai giovani: “Il vero pellegrinaggio ha Gesù come compagno di viaggio e come meta che non delude. Lasciatevi interpellare e incontrare da lui. La vostra gioventù non sfiorirà. E sarete lievito di speranza per la nostra Chiesa e per la nostra stessa società”.

Ci auguriamo che questa esperienza che ha coinvolto 120 giovani, guidati dalla presenza amica del Vescovo, dalle sue omelie brevi e profonde, dalle sue battute e canti in corriera, dalla sua cordiale informalità,  abbia favorito l’incontro con Cristo, reso maggior consapevolezza di avere un ruolo da protagonisti nella Chiesa, divenendo membra vive e gioiose.

Un grazie speciale lo rivolgo a quanti in tante maniere in questo anno hanno permesso la realizzazione di questo pellegrinaggio. In particolare Cinzia Fiorucci di Caritas Norcia. Non ci resta che aspettare ottobre e il Sinodo!

don Yacopo, delegato pgd