“Una casa non basta”

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CARITAS DIOCESANA

Ecco come i fondi dell’8xmille aiutano le persone

“Una casa non basta”

Incontro Carlo, coordinatore del progetto “housing” per conto della Caritas diocesana tramite la cooperativa Rem, una mattina di luglio: ci dedica del tempo per raccontarci questa importante esperienza, iniziata proprio grazie ai fondi dell’8xmille a Chioggia, Cavarzere e Porto Viro. L’obiettivo? Restituire a queste persone non solo una casa, ma una vita (personale e sociale). Di cosa si tratta? In maniera semplice si tratta di fornire un’abitazione a chi, per motivi economici o di salute fisica/psichica, non ha una fissa dimora.

In maniera più concreta e umana si tratta di dire “una casa non basta”, cioè: oltre ad abitare in una casa bisogna sapersene prendere cura e prendersene cura vuol dire anche imparare prima di tutto ad avere cura di sé e amore per sé e per le cose/persone circostanti. Attualmente sono seguite circa una cinquantina di persone, per la maggior parte maschi e sopra i 50 anni.

Ecco allora che accorrono in aiuto gli operatori (tre, più Carlo stesso): personale qualificato che accompagna gli utenti in questo faticoso cammino di “rinascita”, un nuovo inizio. Operatori che, come angeli custodi, o ancora meglio come “nuovi genitori”, aiutano le persone a tenere in ordine e pulita la casa, rispettare gli orari dei pasti, collaborare anche insieme agli altri ospiti della casa, prendersi cura di sé e delle cose che vengono loro affidate, ed anche aiutarli nei rapporti con i vari servizi/uffici con cui devono interfacciarsi: ad esempio con i servizi sociali comunali, oppure negli appuntamenti presi con enti come l’Inps o più semplicemente col proprio medico di base, perché a volte, per persone in difficoltà, anche la normale routine quotidiana può creare difficoltà: svegliarsi, fare la spesa, occuparsi della casa…

In queste situazioni il supporto viene offerto loro materialmente, attraverso un’abitazione, ed emotivamente, attraverso gli operatori che si affiancano a loro per poi lasciarli andare liberamente nel momento in cui riacquistano la loro autonomia.

Le locazioni vengono finanziate per la quasi totalità con i fondi dell’8xmille in fase di avvio, poi vengono sostenute grazie alla collaborazione fra Caritas e Servizi Sociali dei Comuni, con cui vengono concordati gli interventi: così, grazie alla generosità di molti, persone che sarebbero sole e abbandonate per strada possono avere un’altra possibilità e ricominciare a vivere.

 Viviana Terzulli

 

Nuova Scintilla n.29 – 22 luglio 2018