Banchetto missionario dei volontari

banchetto-missionario-per-Guinea-Bissau
Facebooktwitterpinterestmail

PARROCCHIA SAN FRANCESCO D’ASSISI – TAGLIO DI PO

Banchetto missionario dei volontari

Solidarietà per il lebbrosario  di Cumura in Guinea Bissau

L’alto senso di solidarietà del tagliolesi della parrocchia di San Francesco d’Assisi, guidata dal parroco fra Maurizio Vanti dei frati minori francescani, presenti a Taglio di Po da circa 80 anni, è stato ancora una volta dimostrato con la partecipazione concreta alla proposta del banchetto dei dolci ed altri oggetti missionari provenienti dai Paesi poveri dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina, a favore del lebbrosario di Cumura, Guinea Bissau, sulla costa occidentale del grande continente africano, dove i frati francescani di Venezia arrivarono il 6 maggio 1955. La proposta, che ha fruttato oltre € 1.600, è stata del gruppo missionario, fondato e guidato dai coniugi Luciana Bovolenta ed Angelo Ferro, in stretta collaborazione con Gentile Tamburin, Adriano Pagliai e con diverse altre persone che hanno contribuito a realizzare nelle proprie abitazioni tante qualità di dolci, a favore del lebbrosario che ha bisogno di un nuovo laboratorio analisi.

La Guinea Bissau è una giovane Repubblica che, dopo lunghissimi anni di dominio coloniale portoghese, ottenne l’indipendenza nazionale il 24 settembre 1973 e fu riconosciuta ufficialmente dal Portogallo il 10 settembre 1974; è fra i nove Paesi più poveri del mondo, la popolazione è circa per il 5% cattolica, il 35% mussulmana e il 60% animista e c’è ancora bisogno di finanziare progetti specifici di formazione tecnica e di sviluppo a sostegno della lotta contro la fame, le malattie, la siccità e la desertificazione. La lebbra è ancora presente in questa parte dell’Africa, soprattutto con gli ex ammalati che, praticamente, soffrono l’emarginazione, l’incapacità di lavorare per le mutilazioni causate dalla terribile malattia e il continuo bisogno di cure e sostentamento. Il lebbrosario di Cumura ha usufruito, negli anni scorsi, di cospicui aiuti che il gruppo missionario, mediante raccolta di ferro vecchio e giornate missionarie dedicate, è riuscito a portare personalmente con i propri volontari in occasione di campi di lavoro (ospedale pediatrico, lebbrosario, scuola materna, chiesa, convento ecc.) o inviare tramite il Centro Missionario Francescano di Monselice. Anche questa è un’esperienza importante che deve essere alimentata da forze nuove e possibilmente giovani, perché a partire dai piccoli gesti si contribuisce a formare una piccola goccia di fraterna solidarietà. 

Giannino Dian

 

Nuova Scintilla n.23 – 10 giugno 2018