L’iniziazione cristiana / 2

Facebooktwitterpinterestmail

CATECHESI E COMUNITA’

Orientamenti per l’iniziazione dei fanciulli e dei ragazzi dai 7 ai 14 anni

L’iniziazione cristiana / 2

La Nota fa seguito al documento pubblicato nel 1997 sugli Orientamenti per il catecumenato degli adulti (che ho presentato nei due numeri precedenti del giornale) e ne propone un adattamento al cammino previsto nei fanciulli e ragazzi dai 7 ai 14 anni che intendono, su proposta loro o dei loro genitori, intraprendere un cammino di iniziazione, intendendo con tale termine, il processo globale attraverso cui si diventa cristiani.

Il contesto generale, profondamente cambiato dalla fine del XIX secolo ai giorni nostri, tiene conto della costante scristianizzazione delle famiglie, ritenuto luogo privilegiato per l’iniziazione e la trasmissione della fede cristiana.

Talvolta gli stessi genitori, essendosi loro stessi allontanati dalla Chiesa e da un cammino di fede, già nella scelta di non celebrare il loro stesso matrimonio con rito religioso, anticipano le basi di un’educazione che difficilmente si direzionerà verso criteri cristiani, pur riconoscendo nei valori provenienti da una educazione religiosa di questo tipo, un esempio da seguire e da accogliere.

La richiesta dei sacramenti, dal Battesimo, alla Confermazione, all’Eucaristia, trova nuovo fondamento in un percorso che vede impegnati gli stessi genitori e in questo contesto si riprende il catecumenato per gli adulti. Così anche per i fanciulli ed i ragazzi è previsto un cammino a tappe che tenga conto delle esigenze della loro età, ma che non prescinda dallo spirito del catecumenato classico, all’interno del quale trovano grande importanza l’istruzione religiosa, la formazione pratica della vita morale, la  presenza determinante di accompagnatori spirituali (padrino, madrina, maestri e sacerdoti), la preghiera personale e comunitaria, l’esercizio della carità e delle opere di misericordia e la progressiva partecipazione alla vita sacramentale, cultuale e religiosa della comunità cristiana.

Ampio risalto trovano anche le famiglie di immigrati stranieri che, inserendosi nel contesto culturale italiano, si avvicinano alla fede cattolica e chiedono di poter accedere ai sacramenti dopo aver iniziato un itinerario di fede.

Il cammino per i fanciulli e ragazzi evidenzia, come per quello degli adulti, un volto di Chiesa che si fa madre, accogliendo i suoi figli e, in particolare per questa fascia di età, creando un ambiente capace di accompagnarli nella progressiva crescita di fede. Tale ambiente si concretizza in un gruppo catecumenale in cui il fanciullo si inserisca e possa interagire con compagni già battezzati, all’interno del quale  non si senta un estraneo, un ambiente capace di valorizzare la sua diversità, e sappia rispettare il cammino catecumenale.

Gli obiettivi principali della catechesi sono portare i catecumeni non soltanto ad una conveniente conoscenza dei dogmi e dei precetti, ma anche all’intima conoscenza del mistero di salvezza.

La “Nota pastorale” prevede, per la sua piena applicazione, un sussidio elaborato dal Gruppo nazionale per il catecumenato, in collaborazione con gli Uffici nazionali per la catechesi e per la liturgia, per attuare in modo facile e ricco gli itinerari indicati nella “Nota” stessa che mi ripropongo di presentare la prossima settimana. (continua)

don Danilo Marin

Nuova Scintilla n.14 – 8 aprile 2018