Serata di elevazione spirituale con musica varia

Concerto-Cattedrale
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CHIOGGIA. Concerto della corale femminile “G.  Verdi” di Venezia e del coro “V. Bellemo” della Cattedrale

Serata di elevazione spirituale con musica varia

“La musica è una delle vie per le quali l’anima ritorna al cielo”. Questa bella e significativa frase di Torquato Tasso mi è tornata alla mente domenica sera mentre ascoltavo il pregevole concerto proposto dalla Corale femminile “Giuseppe Verdi” di Venezia. Una serata memorabile che, nonostante il cattivo tempo e la minaccia dell’acqua alta, ha richiamato in Cattedrale un numeroso pubblico pronto ad applaudire le prestazioni di questo complesso veneziano guidato con amore e sapienza dalla prof.ssa Francesca Seri, pronipote del grande Peppino Verdi, il sommo operista italiano. Una Corale ricca di belle voci e in grado di proporsi con un repertorio molto vasto cha va dal genere classico al pop e al gospel, dal sacro al profano, sino all’opera e al musical. E così è stato domenica sera.

A fare gli onori di casa è stato il Coro “Vittore Bellemo” della Cattedrale, nato per onorare la memoria del celebre nostro compositore e soprattutto per risvegliare l’interesse per le sue composizioni. Guidato dal giovane maestro Francesco Bertotto e con l’altrettanto giovane Nicola Gandolfo all’organo si è esibito in uno dei quattro Magnificat composti dal Bellemo, nel popolare inno “Va’, ti libra sereno” e, fuori programma, nell’Ave Maria dedicata alla Madonna che si venera a Pellestrina. Esecuzioni appassionate e rispettose del particolare stile bellemiano. La Corale veneziana, che è entrata solennemente percorrendo tutta la Cattedrale al canto di “You raise me up”, una invocazione a Dio consolatore, ha successivamente dimostrato il suo valore e la sua preparazione in brani di diversa natura e di diversa difficoltà. Si è passati da una selezione della Messa Jazz di Bob Chilcott, alla operistica “Vergine degli angeli” con la espressiva voce del soprano Maria Chiara Ardolino, che poi ha dato pure voce all’Ave Maria di Vavilov (erroneamente attribuita a Giulio Caccini) e all’“Et exultavit” tratto dal “Magnificat” in re maggiore di Bach. Puntualmente non sono mancati i gospel vivacizzati dalla gestualità delle cantanti, come pure altri pezzi sacri fra i quali il “Panis angelicus” di Franck e un “Kyrie” di Leo Delibes. Un momento emozionante è stata l’esecuzione del Cantabile tratto dal Concerto n. 3 in re maggiore di Antonio Vivaldi, noto come “Il gardellino”, durante la quale Francesca Seri, concertista di alto livello, ha dato bella prova con il suo flauto traverso, confermando la sua perizia con tale strumento già evidenziata in precedenza nel brano operistico e nel canto “There’s song in my hearth”. Tutto il concerto, che si è giovato dell’attento e preciso accompagnamento alla tastiera del maestro Paolo Notargiacomo, si è concluso con il canto del gioioso spiritual “Joyful Joyful”. Al termine, Paolo Padoan, che ha commentato i vari brani proposti, ha voluto donare alla Seri il suo volume su Vittore Bellemo, mentre la parrocchia, oltre al consueto mazzo di fiori alla direttrice, simbolico per tutte le coriste, ha loro consegnato il libro “Teologia dalla strada” a firma dell’arciprete Angelo Busetto. La bella serata, vero evento culturale, è stata sponsorizzata dalla Pro Loco di Chioggia e Sottomarina, dalla ditta Civiero s.a.s., da Albanese cicli-moto, dal Ristorante sport 2000, dalla Pizzeria Tombola, dalla CAM e dal Supermercato iN’s, cui va un vivo ringraziamento.

p. p.

Nelle foto: qui accanto il coro della scuola di musica “G. Verdi” di Venezia; in alto il Coro Bellemo di Chioggia.