In buona compagnia

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VISITA PASTORALE NELLA PARROCCHIA SANTA MARIA ASSUNTA – CATTEDRALE

La grazia della visita pastorale del vescovo Adriano

In buona compagnia

Girare per le strade, incontrare persone, entrare nelle case e negli ambienti, ascoltare, guardare, parlare. Mangiare, discorrere, raccontare, condividere, sorridere. E poi celebrare, ascoltare la Parola di Dio, pregare, fare silenzio. Tutto quello di cui è fatta la vita, tutto quello di cui è fatta la fede e la carità l’abbiamo vissuto in prima persona in compagnia con il vescovo Adriano nel corso della Visita Pastorale. Una presenza serena e discreta, attenta e partecipe, paterna e fraterna. Dai tratti di questa presenza possiamo riconoscere che cosa è il cristianesimo: Cristo che vive con noi, Cristo che cammina tra noi, condividendo la vita, sostenendola con una buona compagnia, aprendola a una speranza più grande.

Quell’accento di fede al quale ci eravamo richiamati in antecedenza per aiutarci ad accogliere la visita pastorale del Vescovo Adriano, è stato abbondantemente corrisposto. Siamo grati al Signore per aver dato alla sua Chiesa delle persone autorevoli che la sostengono e la guidano con la grazia del Sacramento dell’Ordine e dell’assistenza dello Spirito Santo. Questo è un dato oggettivo, è la costituzione stessa della Chiesa. Siamo ancora più grati quando questo compito viene esercitato da persone che lo realizzano con una umanità viva e lieta, portando insieme la gioia e il peso della vita e del compito affidato ai sacerdoti e alle suore, ai fedeli cristiani laici e alle famiglie. Riscopriamo il gusto di trovarci insieme, non solo con gli amici più stretti ai quali ci lega una sintonia e spesso una lunga storia, ma anche con tutti coloro che il Signore ci dona senza averli scelti: anziani o giovani, sposati o soli, illuminati dalla fede o faticosamente problematici, ravvivati dalla gioia di vivere o appesantiti da sofferenze di mente e di cuore, di salute e di rapporti; sereni nello svolgimento della giornata o colpiti da malanni e disgrazie. Riconosciamo la grazia di essere insieme, di avere chi ‘tiene su’ la Chiesa nel suo aspetto materiale e funzionale, chi apre e chiude, chi pulisce e vigila, chi canta e chi suona, chi serve e chi usa il servizio. Ritroviamo la gioia di essere partecipi di una grande storia che ci precede, pur senza rimanere schiavi del passato; desiderosi di rinnovamento e di futuro, senza fantasie di utopie o di rivoluzioni. Siamo qui, siamo insieme, siamo fratelli.

Il Vescovo è davanti a noi e insieme con noi. Camminiamo con lui, come singoli come comunità. Con l’unico privilegio della fede, con il dono della misericordia ricevuta ed esercitata, con lo slancio della speranza che fa ricominciare il mondo ad ogni mattina.

don Angelo

Dall’inizio alla fine

La Visita Pastorale del Vescovo Adriano alla parrocchia della Cattedrale è iniziata venerdì 2 marzo con la celebrazione della Santa Messa alle ore 18 alla presenza di un centinaio di persone.In realtà la visita era iniziata già la mattina, quando il Vescovo, assieme al parroco don Angelo ed alle Suore del Santo Volto, si era recato a trovare alcuni anziani della parrocchia, riuscendo, come lui stesso ci ha raccontato la sera, a raggiungere una nonnina ultracentenaria che mai prima aveva aperto la porta. Alle 17.30 il Vescovo aveva seguito la Via Crucis. Dopo la Messa, in Centro parrocchiale il Vescovo ha incontrato chi opera nella parrocchia: Consiglio pastorale, Commissione economica, catechisti, collaboratori del Centro parrocchiale “Sandro Scarpa” e naturalmente le Suore. Abbiamo avuto modo di comprendere e conoscere di più il nostro Vescovo, in un tratto più conviviale e fraterno, anche per noi che siamo abituati ad incontrarlo durante le Messe delle festività. Un bello scambio di idee e di vedute, un raccontarci ed un raccontare, un proporre cose nuove, anche pensando al passato, con grande desiderio di coinvolgere nella vita di comunità. Dopo l’incontro, una ventina di persone si sono fermate per una cenetta assieme, in semplicità. Seduti attorno ad un tavolo, davanti ad un piatto di pasta, ognuno ha raccontato un po’ di più di sé, in un dialogo fraterno, amichevole, per capire come ognuno nel proprio piccolo può fare qualcosa di grande per gli altri.

La serata si è conclusa con l’incontro del Vangelo, con le letture della domenica. Sono stati evidenziati alcuni passi, alcune parole che ci hanno colpito ed il Vescovo, come fa un padre con i propri figli, ci ha spiegato tantissime cose. Un bellissimo inizio, un bellissimo stare assieme, un capire che la fede è fatta di incontri e di comunità, di partecipazione e di collaborazione, perché “Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro” (Mt 18,15-20).

Giusy De Bei

Con i ragazzi, le famiglie, gli anziani…

Una bella storia, antica e attuale: pescatori che incontrano Gesù. Accettano la sua strana proposta di gettare nuovamente le reti e fanno una pesca abbondante. Gesù li chiama a diventare ’pescatori di uomini’. Hanno sceneggiato questa storia i ragazzi di 4ª e 5ª elementare, e tutti gli altri hanno partecipato ai canti, che il vescovo commentava: “Noi non sappiamo chi era, ma si faceva chiamare Gesù”, “Il seme”, “Mattone su mattone”. Quindi i ragazzi hanno assaltato il vescovo con tante domande, ad esempio: “A che età ha sentito dentro di lei la chiamata del Signore?”, “Da piccolo pensava di diventare vescovo?”, “Vita del vescovo è difficile?”, “Alcune volte ha trovato difficoltà durante il suo cammino di fede?”.  Una bambina ha aggiunto: “Mi sono sempre chiesta: se Gesù, Figlio di Dio, è stato un bambino come noi ed è venuto in mezzo a noi, allora tutti possiamo diventare come lui?” Il Vescovo ha incontrato poi anche un gruppo di genitori, in un bel dialogo che ha risvegliato la loro responsabilità educativa e il senso della vita cristiana.

Significativi tra gli altri, gli incontri con il Gruppo Famiglie, con un gruppetto di fidanzati e sposati in un bar, con le Amiche del Santo Volto al lavoro e in un pranzo. In strada e nelle case il Vescovo ha salutato e incontrato tante persone che l’hanno guardato con sorpresa e stima. Il Vescovo è stato salutato e accolto da tutti con gioia, e ha partecipato al pranzo in alcune famiglie e presso le Suore del Santo Volto.

(a. b.)

Gruppo Famiglie

Sabato scorso, con una quindicina di coppie di sposi, ci siano ritrovati, attorno al vescovo, a ripercorrere le tappe della nostra amicizia e a ripensare al senso del nostro ritrovarci insieme all’interno della comunità parrocchiale. È stata un’occasione preziosa per condividere le difficoltà che incontriamo nell’avere un ruolo attivo all’interno della parrocchia, nel servizio e soprattutto nella trasmissione della fede ai più giovani. È stato un guardare dentro a noi stessi, per ricercare quali siano i momenti, i luoghi e le occasioni a cui ci affidiamo per nutrire la nostra fede che, di certo, non è un dato acquisito una volta per tutte. In un clima di amicizia e convivialità abbiamo riscoperto come il nostro stare insieme renda più ricca la nostra vita, e che i nostri incontri, anche se talvolta un po’ “stanchi”, sono sicuramente un luogo di crescita, un faro di riferimento, un porto sul quale calare l’ancora. Abbiamo ricevuto un incoraggiamento a non arrenderci di fronte alle incertezze, alle abitudini, alla fatica e a proseguire il nostro cammino con entusiasmo. È straordinario come Dio attraverso la concretezza di luoghi, occasioni, persone, ci dia sempre la possibilità di ricominciare per fare meglio; sabato sicuramente ciò è accaduto.

Silvia Naccari

Con i ragazzi della Scuola Primaria

Venerdì 9 marzo il Vescovo Adriano Tessarollo e don Angelo, parroco del Duomo, sono stati calorosamente accolti da alunni e insegnanti nella palestra della scuola primaria “G. Marchetti” di Chioggia durante il percorso della Visita Pastorale nel territorio della Diocesi. I ragazzi hanno descritto la loro scuola non solo fisicamente come edificio, ma soprattutto come luogo di formazione dove gli educatori puntano alla crescita dei valori morali che saranno alla base dello sviluppo personale di ciascuno, superando insieme e sempre con spirito positivo tutte le esperienze comuni. Canti, poesie, musica, che come argomento centrale puntavano all’importanza dell’amicizia, della solidarietà, hanno caratterizzato questo momento atteso tutti insieme nel salone della Scuola. Il Vescovo Adriano e don Angelo hanno partecipato attivamente a questo incontro dialogando con i ragazzi e ascoltando con simpatia i loro interventi. Sono poi passati per un breve saluto nelle singole classi. Al termine di questa visita hanno ringraziato tutti ritirando letterine, poesie, cartelloni preparati con cura dai bambini i quali hanno vissuto la presenza del Vescovo come “uno di noi” che vuole bene a “ciascuno di noi”.

Grazie al Vescovo e a Don Angelo.

Ornella Lazzarin, Antonietta Panfilio

La Grazia vissuta

Nel corso della Visita Pastorale abbiamo avuto l’opportunità di fare il consueto incontro di ‘Scuola di Comunità’ insieme con il vescovo Adriano. Scuola di Comunità segna il percorso di educazione alla fede che Comunione e Liberazione presenta attraverso le lezioni che don Giussani teneva nelle scuole superiori e all’università, e poi in mille altri incontri. Il cristianesimo è annuncio ed esperienza vissuta, e segna la vita reale. Nell’anno in corso l’argomento trattato è ‘Perché la Chiesa’. Lunedì 5 marzo, nel Centro parrocchiale ‘Sandro Scarpa’ il tema è la grazia. Anzi, la grazia santificante. Di cosa si tratta? “Le due parole più perfette e più belle di tutta la teologia non sono più espressive della loro potenza”. Occorre riscoprirle. La grazia è il “comunicarsi della realtà divina stessa, una partecipazione dell’umano alla vita stessa di Dio”, come spiega Gesù a Nicodemo, e come ripetono San Paolo e San Pietro. La serata, dopo una breve presentazione, si è sviluppata nel racconto di esperienze che manifestano la vita rinnovata e rigenerata che fiorisce dalla fede cristiana; un modo diverso di affrontare le situazioni di ogni giorno, in famiglia, nel lavoro, in parrocchia, come pure nelle circostanze eccezionali, come una grave malattia. Il Vescovo, dopo aver ascoltato in silenzio, ha sottolineato il valore del cristianesimo vissuto, che trasforma e salva. È bello sentirsi accompagnati dalla Chiesa dentro la grande storia della salvezza.

(b. a.)