A colei che ci salvò…

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TAGLIO DI PO – MADONNA DEL VAIOLO

A colei che ci salvò…

Anche le tradizioni religiose, per i tagliolesi, sono una ricchezza storico-culturale e continuano ad essere vissute con tanta passione. Infatti, anche sabato 27 gennaio, per i tagliolesi e molte altre persone dei paesi vicini, si è ripetuta la festa alla Madonna del Vaiolo, dimostrazione concreta della gratitudine per il miracolo compiuto nel 1887 a favore della comunità deltina. Alle 10 del mattino, nella chiesa parrocchiale di piazza Venezia, vi è stata la concelebrazione della Messa presieduta da mons. Francesco Zenna, vicario generale della diocesi di Chioggia, presenti il parroco frate Maurizio Vanti e il vicario frate Lorenzo Zanfavero, con il conferimento dell’olio degli infermi agli anziani delle parrocchie dell’Unità Pastorale di Taglio di Po e Mazzorno Destro.

La chiesa era piena e tra questi anziani anche molti della locale Casa di riposo “Madonna del Vaiolo”. Nel pomeriggio, oltre 3.000 persone hanno partecipato alla solenne Processione, presieduta da mons. Zenna, per le vie centrali del paese, passando davanti alla Casa di riposo, dove i sacerdoti e le autorità sono entrati per salutare gli ospiti, e camminando sulla sommità arginale destra del fiume Po, lungo via San Basilio, via Roma e piazza IV Novembre. Presenti don Angelo Lazzarin, alcuni altri sacerdoti della Vicaria, seminaristi e le autorità cittadine: il sindaco Francesco Siviero con alcuni assessori e consiglieri comunali, il vice sindaco di Rosolina Daniele Grossato, i comandanti della stazione dei Carabinieri Giuseppe Attisani e della Polizia locale Maurizio Finessi, il coordinatore della Protezione civile Ivano Domenicale. Impeccabile è stato il servizio sulle strade della Polizia locale, dei volontari della Protezione civile e dei Carabinieri. Nel lungo corteo, aperto dalla Croce e dai paggetti nei loro smaglianti costumi bianco-azzurri, la banda musicale “G. Verdi” diretta dal maestro Mario Marafante si è alternata con i canti dedicati a Maria e le preghiere preparate per la ricorrenza. Spiccavano il gonfalone del Comune con a fianco i labari dell’Avis e dell’Aido e lo stendardo dell’Ordine Secolare Francescano e subito dietro le autorità religiose, civili e militari, poi la vecchia statua della Madonna del Vaiolo, poggiata sopra un vecchio carro agricolo pieno di fiori trainato dagli uomini; dietro, una lunghissima fila di uomini, donne e bambini. Al ritorno, davanti alla Chiesa, con il carro sopra il sagrato e la gente in religioso silenzio attorno e in piazza Venezia, mons. Zenna ha esordito affermando: “I cittadini di Taglio di Po sono di parola, mantengono le promesse. Oggi si ritrovano per soddisfare un voto fatto nel lontano 1887, quando si rivolsero a Maria per chiederLe protezione dall’epidemia del vaiolo. Siamo qui allora per esprimere il nostro riconoscente affetto alla madre di Dio e madre nostra, ma anche per metterci alla sua scuola che ci insegna certamente una fedele sequela del figlio suo Gesù. Ma anche una fattiva premura verso i nostri fratelli, soprattutto coloro che si trovano in qualsiasi genere di difficoltà”. “La comunità cristiana – ha continuato – è chiamata ad essere presente e attiva nel territorio, partecipe e corresponsabile anche delle problematiche civili che riguardano la vita, la famiglia, la persona nella sua dignità e nelle sue fragilità. Per noi diventa impegno personale e comunitario a fare la nostra parte seguendo la logica del Vangelo, a non delegare sempre agli altri, in particolare alle istituzioni, civili o ecclesiali, in atteggiamento di sola rivendicazione, a non cedere alla rassegnazione passiva e deresponsabilizzante”. “Fiducia piena in Gesù – ha concluso mons. Zenna – il massimo impegno e una profonda umiltà; questo ci insegna Maria e su questi insegnamenti vogliamo continuare a costruire la nostra comunità cristiana per poter vincere ogni pestilenza del corpo e dello spirito, della società e della Chiesa”. La Processione si è conclusa con la benedizione finale e il ringraziamento a tutti per la partecipazione del parroco frate Maurizio e il bel canto alla Madonna del Vaiolo. Subito dopo è iniziata la Santa Messa presieduta dal vescovo mons. Adriano Tessarollo, della quale scriveremo nel prossimo numero.

 Giannino Dian

Nuova Scintilla n.5 – 4 febbraio 2018