Il presepe alla luce della Parola

PRESEPE-LEGNO-PUNTE
Facebooktwitterpinterestmail

NATALE DEL SIGNORE

Notte: Is 9,1-6; Sal 95; Tt 2,11-14; Lc 2,1-14;  Aurora: Is 62,11-12; Sal 96; Tt 3,4-7; Lc 2,15-20; Giorno: Is 52,7-10; Sal 97; Eb 1,1-6; Gv 1,1-18

Il presepe alla luce della Parola

In questa notte, in questo giorno, in questi giorni, mettiamoci davanti al presepio della nostra chiesa o della nostra casa e guardiamolo leggendo la Parola di Dio che abbiamo ascoltato in una delle S. Messe di Natale. Quel bambino, deposto in fasce in una mangiatoia, pensiamolo come il nostro Salvatore, il Cristo Signore. Lasciamo spazio a sentimenti di gioia perché Egli è la manifestazione della bontà di Dio, del suo amore per tutti gli uomini, è Lui la grazia di Dio che è venuta incontro a noi. Concentriamo la nostra attenzione su di lui, e guardiamolo ripensando alla parole dell’apostolo Pietro che ci assicura che quel Bambino lì rappresentato non è frutto di favole artificiosamente inventate ma è Colui che ha mostrato la sua umanità e divinità sotto i loro occhi. Non lasciamoci distrarre troppo da ciò che sta attorno a Lui anche nel presepio, ma fissiamo il nostro guardo e la nostra attenzione silenziosa in Lui e sulle Parole del vangelo che ci parlano di Lui. Lui, l’Emmanuele,

Dio con noi, nato da Maria, concepito per opera dello Spirito Santo, Lui la nostra Pace, venuto a portare la pace mostrandoci nella giustizia, nell’amore e nel perdono la via della pace con Dio Padre e tra di noi tutti che egli ama. Lui e la sua vita donata per noi fa di noi un popolo che gli appartiene, capace di opere buone, che vive con sobrietà e giustizia, riscattati da ogni iniquità, strappati alla morte ed eredi, secondo la sua promessa, della vita eterna. Attraverso di Lui Dio ci ha parlato e ci parla, abita tra noi, ha fatto della nostra terra la sua abitazione, ha posto tra di noi la sua dimora, ha detto che noi siamo ‘i suoi’. E lasciamoci con una domanda: ma noi lo riconosciamo, lo accogliamo, desideriamo vivere in unione a lui da figli Dio, da lui rigenerati alla vita divina? Sono queste le parole, questi i pensieri che ci fanno prorompere insieme in canti di gioia per quel Dono ricevuto. Allora Gesù tornerà ad essere vivo in noi, allora sarà Natale in noi e per noi.

+ Adriano Tessarollo