In principio

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I GIORNI

In principio

Da dove cominciano le cose? Dove e perché e come nasce la vita? Da dove viene il sole, da dove spuntano le stelle? Che fa la luna in cielo e perché scende l’acqua dalle montagne? Perché nasciamo e dove andiamo? L’incalzare delle domande si spalanca sull’abisso di una meraviglia infinita. Le domande sull’origine delle cose e sulla loro destinazione brillano negli occhi dei bambini e fioriscono in mille perché, nel mese di novembre e in tutti i giorni dell’anno, nell’incalzare dei fatti della vita. Anche dibattiti e giornali e siti si infiammano quando si racconta del viaggio a ritroso nel tempo, o quando è in gioco l’ultimo confine della storia. Dal canto suo, la Bibbia ha un modo semplice ed essenziale di guardare il sorgere della prima luce: in due parole giunge a toccare l’origine di tutto quanto esiste: ‘In principio Dio creò il cielo e la terra’. Sono cominciati i secoli, e gli anni-luce hanno cominciato a correre verso l’Amen finale. Sorprendentemente, troviamo l’eco del primo ‘principio’ nel prologo del Vangelo di San Giovanni: “In principio era il Verbo”. Questo nuovo ‘principio’ non si limita a descrivere Dio nell’opera della creazione, ma lo coinvolge come protagonista della storia. Il Verbo creatore, che è presso Dio Padre ed è Dio con Lui, si fa carne e viene ad abitare in mezzo a noi.

Creazione e Incarnazione si rivelano come i due grandi ‘princìpi’ dell’iniziativa di Dio e diventano i cardini dell’universo. Creazione e Incarnazione aprono le due strade lungo le quali Dio arriva all’uomo, e l’uomo cammina verso Dio. Percorrendo la prima strada – la creazione – conosciamo Dio nella meraviglia delle cose create; percorrendo la seconda – l’incarnazione – conosciamo Dio nella persona, nella vita, nell’opera del Figlio di Dio. Venendo nella nostra storia umana, il Dio fatto uomo ha personalmente incontrato Pietro e Giovanni e la Maddalena, e oggi ancora incontra me, incontra noi. Dio che crea e che si fa uomo diventa l’unico ‘principio’ della nostra vita. Egli ci affianca al punto di partenza di ogni giornata e nell’iniziativa di ogni azione, conoscenza, amore. Incontriamo persone, cose, avvenimenti, riconoscendoli come creati e amati, abitati e redenti dal Figlio di Dio. Quando l’occhio e il cuore saltano questa postazione, l’intero panorama della vita scompare nella nebbia e diventa anonimo, come quando ti muovi dentro una folla di gente sconosciuta. La bellezza del sole e della vita si svela da questo principio, intercettando creazione e redenzione: “Ti ringrazio Signore, di avermi creato e fatto cristiano”. In un colpo solo, creato e redento!

don Angelo

Da Nuova Scintilla n.44 – 19 novembre 2017