Il parroco e i suoi catechisti

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CATECHESI E COMUNITA’

Il parroco e i suoi catechisti

All’interno delle nostre Comunità c’è una figura che è punto di riferimento, guida, aiuto, compagno di viaggio per il cammino di fede, ed è il parroco. Quale compito svolge nei confronti del catechista e del gruppo dei catechisti? Tento di dirlo con una serie di verbi non tanto per ricordarlo ai sacerdoti, quanto perché i catechisti possano far tesoro, personalmente e come gruppo, di una guida, loro vicina, quanto mai preziosa. Il compito del Pastore di una Comunità, infatti, è quello di:

– Motivare. Spesso il servizio catechistico, contempla alti e bassi. Chi ha intrapreso un cammino di catechesi con i ragazzi, i giovani e gli adulti, talvolta è scoraggiato o deluso per cui ha bisogno di essere continuamente motivato e sostenuto nello svolgimento di questo nobile compito.

– Orientare. Si sa che il catechista non è un navigatore solitario. Ha bisogno continuamente di essere orientato perché il suo servizio sia sempre più puntuale e proficuo. Orientare è qualcosa di più che dare delle norme: è aiutare la persona a trovare la strada della fedeltà al Vangelo nell’oggi della vita. – Formare. Il sacerdote aiuta i catechisti a vivere il loro servizio in maniera sempre più adeguata spronandoli a qualificare sempre più il loro compito.

– Progettare. Questo verbo riassume molti degli aspetti del compito del Pastore. Lo stile del progettare fa del sacerdote una persona che riflette sulle finalità e i passi del suo agire e della sua Comunità, lo confronta continuamente, sa gestire i ruoli dei suoi collaboratori, li segue, verifica con loro continuamente il cammino da compiere.

– Costruire comunione. Il sacerdote è l’uomo della comunione e della interazione all’interno della Comunità e naturalmente favorisce la comunione autentica e profonda anche tra i catechisti perché la comunione tra loro e con lui diventi una “forza missionaria” per il territorio in cui vive la comunità parrocchiale.

– Selezionare i carismi. Il successo di un progetto dipende dai collaboratori che il sacerdote  sceglie. Il sacerdote “seleziona” i catechisti nel vero senso della parola per poi inviarli ad incontrare, farsi compagni di viaggio, condividere con altri la forza della comunione e contribuire a generare novità di vita e orientamenti fraterni.

– Verificare. Non è controllare e neppure giudicare. Verificare è un altro modo per esercitare il servizio di guida e di sostegno.

Concludendo penso sia doveroso esprimere la gratitudine di tutti i catechisti ai nostri sacerdoti per il ministero che donano e la presenza che  offrono per l’edificazione comune e il bene delle nostre comunità. I nostri sacerdoti con encomiabile dedizione e generosità si prodigano di essere sale, luce e lievito e tutto questo, si sa, comporta il “martirio” di se stessi: il sale si consuma, sparisce, ma dona il sapore; la candela arde, consumando se stessa, ma dona la luce; il lievito si dona alla massa, ma fermenta, trasformando e rinnovando: sono questi i segni evangelici del dono, dell’amore, della partecipazione, dell’esserci, della dedizione dei nostri pastori all’interno delle nostre comunità.

 don Danilo Marin

Da Nuova Scintilla n.44 – 19 novembre 2017