Celebrazione ricca di significato

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PORTO VIRO – Maria “Madre della Chiesa”

Festa della Patrona della città nella chiesa parrocchiale di Scalon

Celebrazione ricca di significato

Maria madre della Chiesa. Val la pena ricordare la genesi. Porto Viro nasce dalla fusione dei due Comuni: Contarina e Donada con i rispettivi “quartieri” e “località”. Fusione avvenuta dopo referendum il 10 gennaio 1995. Si è posto il problema di scegliere, in accordo con le autorità civili, a chi affidare il “patrocinio” religioso: San Bartolomeo (Contarina) o Visitazione di Maria a Santa Elisabetta (Donada). Salomonica soluzione: essendo il Municipio inserito nei confini parrocchiali di Scalon, conseguì la scelta della Patrona di Scalon: “Maria Madre della Chiesa”. Con buona pace di tutti. Festa che si celebra ogni anno l’11 ottobre, con grande partecipazione di fedeli ed autorità civili e militari. Quest’anno la festa ha visto, come sempre, la chiusura dei servizi municipali e scolastici e cerimonia in chiesa alla presenza del vescovo Adriano Tessarollo e la concelebrazione dei salesiani, cui è affidata la parrocchia (chiesa costruita nel 1968): il parroco don Giannantonio, don Nicola, don Carlo, don Giuseppe (Pino), don Dino, insieme a don Renato, don Stefano, don Marco, don Lino (per la Vicaria), don Giorgio (Villaregia).

Presenti le autorità con il gonfalone municipale scortato da due agenti locali, il sindaco M. Veronese, il vicesindaco Mancin, l’assessore F. Marangon e il comandante della Polizia locale Mario Mantovan ma, tra i fedeli, anche altri assessori e consiglieri. La liturgia si è aperta con le parole di un emozionato don Giannantonio che ha ringraziato presenti, autorità ed associazioni. Simpatica l’iniziativa di far indossare la fascia tricolore ad 8 ragazzi in rappresentanza delle rispettive località. La liturgia è stata impreziosita dal coro parrocchiale (solista Cinzia Orlandin) diretto dal m° Pino Paesanti, con all’organo i giovani Alberto Paparella e Massimiliano Beltrame, questi autore dell’Inno ufficiale in onore della Patrona della città. Attesa l’omelia del Vescovo, che sinteticamente ha evidenziato come Maria, madre del Figlio di Dio, abbia una relazione profonda con noi, dimostrandosi Madre che ci accompagna con tanta sollecitudine. Ricca di simbolismo l’offerta di una maxi “pagnocca”, di alcuni grappoli d’uva per l’Eucarestia e del gagliardetto della città. Prima della benedizione “urbi” (alla città) è stata invitata nel presbiterio il sindaco Maura Veronese che ha schierato davanti a sé gli 8 ragazzi con la fascia tricolore, invitandoli a dimostrarsi cittadini di appartenenza al proprio popolo con l’augurio di indossare nel tempo la fascia, quella vera, per il bene dei cittadini. È seguita l’uscita dal tempio, dove il Vescovo ha duplicato la benedizione “orbi” (al mondo) e ha liberato verso il cielo i palloncini simbolo dei quartieri e località di cui si compone Porto Viro. L’assemblea gioiosa si è sciolta quando tutti hanno ricevuto un paio di benedetti e gratificanti biscotti.

Francesco Ferro

Da Nuova Scintilla n.42 – 5 novembre 2017