L’olio della lampada

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TAGLIO DI PO. La festa del patrono San Francesco condivisa con i comuni del Delta

L’olio della lampada

San Francesco d’Assisi, Patrono di Taglio di Po, ma anche d’Italia, della pace, dei poeti, dell’ecologia, del turismo e dell’Azione cattolica, è stato festeggiato in maniera solenne, come mai avvenuto in passato, addirittura con l’istituzione dell’offerta dell’olio da parte di un Comune del Delta per la lampada davanti all’altare del Santo nella chiesa parrocchiale di piazza Venezia e manifestazioni per l’intero mese di ottobre. Il corteo, con il gonfalone del Comune di Taglio di Po portato dai volontari della Protezione civile con il coordinatore Ivano Domenicale, i sindaci Francesco Siviero di Taglio di Po, Massimo Barbuiani di Adria, Pierluigi Mosca di Papozze, Franco Vitale di Rosolina, i vice Doriano Mancin di Porto Viro e Adriano Galdiolo di Loreo, l’assessore Fabio Casellato di Ariano nel Polesine, la consigliera Antonella Dorgia di Corbola, il comandante della Polizia locale Maurizio Finessi e il parroco frate Maurizio Vanti, con in testa la banda musicale “G. Verdi” diretta dal maestro Mario Marafante, è partito dal Municipio ed ha raggiunto, attraverso piazza Venezia, la chiesa parrocchiale gremita di fedeli. La Santa Messa, concelebrata, è stata presieduta da mons. Francesco Zenna, vicario generale della diocesi di Chioggia, presenti il parroco frate Maurizio e frate Lorenzo Zanfavero della comunità francescana, don Jacopo Tugnolo di Ca’ Tiepolo, il diacono Giuseppe Di Trapani e frate Aldo Spadari, ofm.

La Santa Messa è stata animata dal coro parrocchiale San Francesco con all’organo la maestra Marinella Smiderle. L’omelia di mons. Zenna è iniziata con gli auguri anche da parte del vescovo Adriano perché “festeggiate il Vostro Patrono” ed ha continuato: “dei frati, della famiglia francescana, del vostro sindaco Francesco e anche mio, ma oggi vogliamo ricordare soprattutto il nostro Pontefice, Papa Francesco”, “che del Santo di Assisi ha assunto non solo il nome ma anche lo stile di vita; lo stile della semplicità, dell’umiltà, della povertà, della misericordia. La Chiesa e il mondo avevano proprio bisogno di un Papa così. La più grave sentenza, infatti, che sia stata pronunciata contro il nostro tempo è la seguente: “Abbiamo smarrito il senso dell’ingenuità” che non vuol dire condanna del progresso scientifico e tecnico che ci rende tanto orgogliosi, ma del fatto che questo progresso si è sviluppato, tante volte, a scapito dei valori umani, delle relazioni, del rispetto della vita umana”. Mons. Zenna ha poi spiegato la semplicità di Francesco: “Il suo modo di porsi di fronte alla sua storia personale; la capacità di tornare sui suoi passi; l’ascolto della voce impercettibile con cui Dio si rivela; la radicalità con cui ha seguito il messaggio evangelico; la disponibilità di soffrire con Cristo e come Cristo; la capacità di cantare le lodi di Dio altissimo e la gloria che viene dalle sue creature”. Al termine dell’omelia il sindaco di Taglio di Po ha effettuato l’offerta dell’olio e acceso la lampada. “La città di Taglio di Po – ha declamato il sindaco Siviero – offre a Te Francesco d’Assisi, che sei Patrono d’Italia e nostro Patrono, l’olio per l’accensione della ‘lampada’ perché arda perennemente innanzi al Tuo altare, come simbolo di amore sincero della nostra Comunità. Essa ci ricorderà costantemente la luce dei Tuoi insegnamenti. Ci parlerà sempre di Te, araldo di Cristo, ispiratore dei sentimenti e delle opere migliori della nostra gente, animatore delle vicende più nobili della nostra storia. Fa che ognuno di noi voglia e sappia seguirti da vicino nell’ascesa verso i più alti ideali di perfezione umana, sociale e religiosa”. “Accetta o Santo Francesco – ha di seguito detto il sacerdote che ha presieduto la Santa Messa, mons. Zenna – l’offerta dell’olio per la lampada votiva che la città di Taglio di Po, unitamente ai Comuni del nostro amato Delta e a tutte le città d’Italia, oggi accende davanti a Te. Come questa fiamma vive, splende e arde, così per la Tua protezione, viva sempre in noi l’immagine di Dio Padre, splenda ai nostri occhi la luce di Cristo, arda nel nostro cuore il fuoco d’amore dello Spirito Santo. Santo Francesco proteggi noi, i cittadini dei Comuni del nostro Delta, tutto il popolo, la nostra Patria, il mondo intero e la Chiesa”. La Santa Messa si è conclusa con la benedizione finale di mons. Francesco Zenna e il ringraziamento del parroco frate Maurizio Vanti al comitato organizzatore della festa, al vicario generale che ha presieduto la Santa Messa e l’invito di portare al vescovo Adriano il saluto dell’intera comunità tagliolese e di quelle del Delta del Po.

Giannino Dian

Da Nuova Scintilla n.40 – 22 ottobre 2017