Un incontro che cambia la vita

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Comunione e Liberazione in polesine: 40 anni di presenza

Il 15 ottobre evento aperto a tutti, in sala Eracle di Porto Viro, dalle ore 17.30

Un incontro che cambia la vita

La comunità di Comunione e Liberazione presente in basso Polesine continua per l’anno in corso la celebrazione dei 40 anni di presenza. Domenica 15 ottobre ci sarà nella sala Eracle di Porto Viro in Corso Risorgimento un evento aperto a tutti a partire dalle ore 17.30. L’incontro vuole essere sia un momento di testimonianza che ripercorre il carisma del Movimento iniziato con mons. Luigi Giussani a Milano nel lontano 1954, sia un momento di festa, sia la possibilità di incontrare la popolazione e raccontare di un Incontro che in molti ha cambiato la vita.

Interverrà il figlio del cantautore Claudio Chieffo, Martino, che farà ascoltare alcuni brani del padre. Claudio Chieffo ha scritto numerose canzoni che tuttora vengono cantate nelle liturgie, ma Claudio è stato un grande amico per la comunità di Porto Viro e Chioggia, dove spesso si faceva invitare per ripercorrere insieme, attraverso il canto, la storia e la vita del Movimento. Uno dei suoi ultimi concerti prima della morte, avvenuta precocemente, è stato proprio a Chioggia nel 2007. Ci sarà inoltre la testimonianza di Tiziano Gomiero, responsabile regionale di CL. Nella sala Eracle verrà allestita una piccola mostra che illustra la vita del Movimento nelle nostre zone: una vita che ha incontrato in questi 40 anni moltissime persone del paese e che ha generato diverse opere che incidono nella vita stessa della città. Le opere che saranno illustrate nella mostra riguardano: l’associazione Madre Teresa di Calcutta che si occupa della distribuzione mensile di pacchi alimentari alle famiglie in difficoltà economica; l’AVSI point, gruppo di amici che si occupa di promuovere e sostenere l’attività della ONG Associazione Volontari Sostegno Internazionale, attraverso eventi benefici; l’Associazione Culturale “Umana Avventura” molto attiva nel promuovere iniziative culturali che evidenziano la cultura del cristianesimo quale fondamento di una nuova civiltà; gli interventi educativi con ragazzi delle superiori, Gioventù Studentesca, e delle medie, la grande Compagnia dei Cavalieri; l’Associazione Famiglie per l’Accoglienza alla quale numerose famiglie del paese hanno aderito accogliendo negli anni diversi minori in difficoltà.

Il desiderio che la comunità di Cl locale esprime con questa iniziativa è quello di seguire le indicazioni che papa Francesco ha fornito nell’anno 2015 incontrando a Roma tutto il Movimento Internazionale di Comunione e Liberazione e che riportiamo di seguito: “Tutto, nella nostra vita, oggi come al tempo di Gesù, incomincia con un incontro. Un incontro con quest’Uomo, il falegname di Nazaret, un uomo come tutti e allo stesso tempo diverso. Pensiamo al Vangelo di Giovanni, là dove racconta del primo incontro dei discepoli con Gesù (cfr 1,35-42). Andrea, Giovanni, Simone: si sentirono guardati fin nel profondo, conosciuti intimamente, e questo generò in loro una sorpresa, uno stupore che, immediatamente, li fece sentire legati a Lui… O quando, dopo la Risurrezione, Gesù chiede a Pietro: «Mi ami?» (Gv 21,15), e Pietro risponde: «Sì»; quel sì non era l’esito di una forza di volontà, non veniva solo dalla decisione dell’uomo Simone: veniva prima ancora dalla Grazia, era quel “primerear”, quel precedere della Grazia. Dopo sessant’anni, il carisma originario non ha perso la sua freschezza e vitalità. Però, ricordate che il centro non è il carisma, il centro è uno solo, è Gesù, Gesù Cristo! Quando metto al centro il mio metodo spirituale, il mio cammino spirituale, il mio modo di attuarlo, io esco di strada. Tutta la spiritualità, tutti i carismi nella Chiesa devono essere “decentrati”: al centro c’è solo il Signore! Non dimenticatevi mai di questo, di essere decentrati! Così, centrati in Cristo e nel Vangelo, voi potete essere braccia, mani, piedi, mente e cuore di una Chiesa “in uscita”. La strada della Chiesa è uscire per andare a cercare i lontani nelle periferie, a servire Gesù in ogni persona emarginata, abbandonata, senza fede, delusa dalla Chiesa, prigioniera del proprio egoismo.” (papa Francesco)

Sabrina Gazzetta

Da Nuova Scintilla n.39 – 15 ottobre 2017