Benvenuto, don Alberto!

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PARROCCHIA DI BORGO S.GIOVANNI

Presentato dal vescovo il nuovo pastore che guiderà la comunità

Benvenuto, don Alberto!

Domenica 24 settembre è stato un giorno indimenticabile per la Comunità di San Giovanni Battista: da una parte la tristezza per la partenza di don Mario dall’altra la gioia per il dono del nuovo Pastore, don Alberto Alfiero, che la Provvidenza attraverso il vescovo ha voluto darci. Così alle ore 10.30, per l’inclemenza del tempo, il vescovo mons. Adriano Tessarollo, il dott. Stecco in rappresentanza del sindaco, le autorità militari, la Polizia Urbana con il Gonfalone, il coro e molti parrocchiani hanno accolto davanti al portone della chiesa il novello parroco che, zaino in spalla, era venuto a piedi da Chioggia. Tutti insieme, in processione tra due file di fedeli festanti, hanno raggiunto l’altare per la presentazione e prima accoglienza.

Sono intervenuti il prof. Carmelo Genovese, come rappresentante del Consiglio Pastorale, e il dott. Stecco, i quali hanno dato il benvenuto a don Alberto sotto lo sguardo vigile del Battista. È iniziata così la cerimonia con la lettura da parte del vescovo del decreto di nomina col quale don Alberto “assumerà a pieno titolo la piena responsabilità dell’amministrazione della parrocchia e di tutti i suoi beni temporali… provvedendo alle necessità della comunità… nel rispetto delle disposizioni ecclesiastiche e con spirito di vero pastore”. È seguito il momento più significativo: mons. Adriano attraverso alcuni segni e gesti ha reso manifesto alla comunità il servizio pastorale affidato.

Ecco così la consegna del lezionario, del turibolo con l’incenso, dell’aspersorio con l’acqua benedetta e delle chiavi. Infine l’invito a salire alla sede presidenziale per “presiedere e servire fedelmente… la famiglia parrocchiale, in comunione col vescovo, annunziando la parola di Dio, celebrando i suoi Santi Misteri e testimoniando la carità di Cristo”. È ripresa la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo e concelebrata da don Alberto e altri due confratelli, don Umberto e p. Giancarlo. La messa è proseguita supportata di canti dello splendido coro guidato magistralmente dal maestro Carlo Oro. Dopo la comunione, il prof. Carmelo Genovese, a nome del Consiglio pastorale parrocchiale, ha sottolineato come don Alberto sarà il Buon Pastore che, come ha affermato papa Francesco, “vedrà, avrà compassione e insegnerà”. Guarderà “con gli occhi del cuore”, nutrirà “con il pane della parola di Dio”, avrà cura delle sue pecorelle e andrà alla ricerca di quelle che si sono perse perché “accecate da qualcosa di interiore”.

La comunità di San Giovanni Battista sarà sempre unita al suo Pastore per continuare il cammino compiuto da don Angelo e don Mario, suoi predecessori, che con carismi diversi hanno messo in luce il vero volto di Cristo.

Dopo l’intervento di don Alberto, che ha ringraziato la Comunità per la calorosa accoglienza, la celebrazione eucaristica si è conclusa con la solenne benedizione.

Infine è seguito un momento di convivialità nel teatro parrocchiale che ha permesso a don Alberto di incontrare i suoi nuovi parrocchiani.

C. G.

don-alberto-zainoIl parroco con lo zainetto

La chiesa è sovraffollata e un inconsueto e inopportuno brusìo ti avvolge appena entri. Ad un tratto si sente un timido accenno di applauso. Tutti si girano di scatto verso la porta. Si vede avanzare la croce astile e quindi l’applauso si fa più sostenuto. Tutti cercano di vedere. Sta per entrare in chiesa il “parroco nuovo”, don Alberto Alfiero. Ed ecco il vescovo: al suo fianco il neo parroco. Gli applausi si fanno scroscianti. Tutti vogliono vedere chi sarà il quarto parroco di Borgo S. Giovanni. Eccolo. Ma sì! È proprio lui! Non può essere! Quello con lo zainetto sulle spalle? Eh, sì! Proprio quello… Ma perché sostiene lo zainetto? Forse si è portato dietro i paramenti personali? No, no: forse è simbologia! Ma simbologia vera! Il parroco non è forse il “pastore” della parrocchia? E i pastori (quelli di mestiere) non si portano spesso sulle spalle la saccoccia mentre guidano il gregge? E così la spiegazione viene da sé e la simbologia calza a pennello… La cerimonia di “investitura” ha inizio. Il vescovo autolegge il suo decreto di nomina a parroco della chiesa di S. Giovanni Battista in Borgo S. Giovanni di don Alberto Alfiero. Applausi. Ma la simbologia continua ed è seguita da tutti. I celebranti indossano quindi i paramenti “da messa”. L’ottimo coro, diretto dal caro amico Carlo Oro, non si stanca di cantare. A qualche chilometro di distanza, quasi in sintonia, si sta ripetendo lo stesso cerimoniale per don Mario, l’ex parroco ora “pensionato”, che è rimasto nel cuore di tutti. Ma ora c’è don Alberto. Farà bene anche lui, ne ha tutte le qualità, e, quel che più conta, ha fatto un’ottima impressione agli occhi dei presenti. I quali, uscendo dalla chiesa, se lo ritrovano alla porta a stringere fraternamente le mani a tutti. Ormai è uno di noi. Ed è ciò che basta per fare di un parroco un “pastore” di anime.

Angelo Padoan

Da Nuova Scintilla n.37 – 1 ottobre 2017