La carità cristiana

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GORINO SULLAM

Comunità in festa per San Rocco confessore

La carità cristiana

La  comunità parrocchiale di Gorino Sullam, frazione tagliolese a ben km 30 dal capoluogo di Taglio di Po, ha festeggiato a metà agosto San Rocco confessore, compatrono della parrocchia co-intitolata al Cuore Immacolato di Maria. Tutta la comunità e diversi emigranti arrivati da lontano per trascorrere le ferie presso parenti o amici hanno partecipato alla festa, iniziata in chiesa con la Messa presieduta da mons. Francesco Zenna, vicario generale della Diocesi, che ha concelebrato con il parroco dell’Unità pastorale di Ca’ Tiepolo, Oca Marina, Gorino Sullam e Donzella don Fabrizio Fornaro e altri sacerdoti del territorio. Presenti il vice sindaco Alberto Fioravanti con l’assessore Davide Marangoni e il consigliere comunale della Zona Marina Michele Sanfelice, il comandante della Polizia Locale Maurizio Finessi, il vice comandante dei Carabinieri Vitoronzo Castellano, la Protezione civile con il labaro del Comune di Taglio di Po e il coro parrocchiale di Ca’ Tiepolo.

All’omelia, mons. Zenna ha ricordato che Rocco, nato a Montpellier (Francia) verso il 1280, giovanissimo rimane orfano di entrambi i genitori benestanti, indossa il tipico vestito di pellegrino e si avvia verso Roma: era l’anno 1300, l’anno del Giubileo con papa Bonifacio VIII. Scoppia una terribile pestilenza, si dedica al servizio degli appestati e lui stesso si ammala quando è a Piacenza; si ritira in una capanna nel bosco e un cane di un nobile della zona, che vive in un Castello, ogni mezzogiorno azzanna un pezzo di pane, fugge e lo porta a Rocco. Guarito dalla peste, Rocco ritorna in Francia ormai vecchio, sfigurato al punto di essere scambiato per un pastore e il giudice (lo zio al quale Rocco aveva lasciato l’amministrazione dei suoi beni) lo condanna alla prigione, nella quale muore il 16 agosto 1327. Mons. Zenna ha quindi rapportato la vita di Rocco ai giorni nostri “con le problematiche dell’accoglienza e la capacità di ognuno di noi nel riscoprire i bisogni di chi soffre; ha raccomandato di non cedere ai ragionamenti della pancia ma di ritrovare, come c’invita papa Francesco, il vero senso della carità cristiana e del rispetto umano”. Al termine, la tradizionale processione per le vie principali della frazione con la statua di San Rocco poggiata su un carrello addobbato a festa e trainato da un motocoltivatore condotto da Comerio Crepaldi del comitato organizzatore della festa, con la partecipazione della Banda Musicale “G. Verdi” di Taglio Po. Infine, dal sagrato della chiesa, in piazza San Rocco, la benedizione con la statua del Santo. La festa si è conclusa con un ricco buffet per tutti i presenti offerto dal comitato fiera di Gorino Sullam.

G. Dian

 

Nuova Scintilla n.35 – 17 settembre 2017