Scene di Vangelo

Poster-Vignazia
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I GIORNI – Percorsi del Meeting 2017

Scene di Vangelo

Gli si può commissionare un episodio del Vangelo e lui ti fa attendere per mesi. Poi improvvisamente la tela si illumina di un arcobaleno di colori e i personaggi risaltano nel fascino degli occhi spalancati e degli abbracci imprevisti. L’ultima scena evangelica esplosa dai pennelli di Franco Vignazia – illustratore affermato presso ragazzi e adulti – rappresenta l’apostolo Andrea che torna a casa dopo aver incontrato per la prima volta Gesù insieme con Giovanni. Andrea abbraccia con trasporto, come non mai, la moglie, che subito gli chiede: “Cosa ti è successo?”, mentre i due figlioletti stanno a guardare. Sulla sinistra della scena evangelica, Vignazia raffigura un episodio dei nostri tempi: in una classe rumorosa di giovani allievi si affaccia la vivace figura dell’insegnante di religione; è don Giussani che subito li provoca all’incontro con Gesù. I primi inizi del Vangelo si ripercuotono sulle rive del nostro tempo e di tutti i tempi, avviando nuovi incontri e generando vita.

Lo sperimentiamo in una minuscola postazione all’ingresso dei padiglioni del Meeting di Rimini, sullo sfondo del grande pannello della scena di Vignazia contornato dagli schizzi dei volti di tanti ‘padri e fratelli’ nella fede: don Francesco Ricci, padre Romano Scalfi, beato don Sandro Dordi e altri. I figli raccontano l’avventura della vita: la scuola familiare educa non secondo la pretesa dello statalismo; la provvidenza permette di camminare sull’acqua come Pietro, ridando vita a un’impresa sociale. Nei padiglioni della Fiera, dove si assiepano giovani e adulti, si ripercorre la Terra più amata da Dio dove Gesù ha ridato dignità all’uomo e al suo lavoro. Proprio il lavoro, che riprende e rinnova i modelli ereditati dai padri, è il filo che collega i percorsi del Meeting. Risuonano le testimonianze dalle carceri dove la misericordia e le attività lavorative redimono le persone; si documentano il lavoro giovane e le nuove professioni, le bonifiche dei terreni che tornano a fruttificare in luoghi aridi, le favelas umanizzate, le tante intraprese personali, familiari, comunitarie che formano il tessuto umano delle nostre città e dei nostri paesi. Spunta la libertà di un nuovo giudizio storico sulla rivoluzione russa; il monaco cistercense dialoga con il monaco buddista, in un contorno di canti che evocano il mistero; nuove forme d’arte fermentano da antichi capolavori, mentre le avanzate tecnologie inseguono il cervello umano senza riuscire a toccare l’anima. Ma ad attirare lo sguardo sono le tante mamme con bambini in braccio o in carrozzina, e i ragazzi che scorrazzano per i padiglioni e si incantano nello spazio-ragazzi davanti alle mostre di Marcellino, di Pinocchio e dei personaggi del Presepio, o che saltellano al ritmo dei canti nella piccola arena. Le sementi del Vangelo continuano a riempire di colori i campi della vita.                                                                                               

Sul poster di Vignazia, una frase di Giussani:

“Pensate, noi ci siamo mossi per quei due! Da quei due che L’hanno guardato parlare… E fra cinquantamila anni, durasse ancora il mondo, altri si muoverebbero come noi, poco o tanto non importa”.

don Angelo

 

Nuova Scintilla n.33 – 03 settembre 2017