“Passione cattolica”

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AZIONE CATTOLICA

Dalla diocesi, per i150 anni dell’associazione, a Roma, da papa Francesco

“Passione cattolica”

“Passione cattolica: grande amore per il mondo e per la chiesa”: questo è ciò che deve ritornare a caratterizzare sempre di più il nostro appartenere all’Azione Cattolica, secondo papa Francesco e questo è stato il cuore del suo messaggio che domenica 30 aprile egli ci ha rivolto a Roma, in occasione del nostro 150° compleanno associativo. Dalla nostra diocesi siamo partiti in 46, provenienti da Chioggia, Sottomarina, Cavarzere e Loreo, emozionati perché consapevoli di recarci a vivere un momento associativo importante per la nostra associazione, ed è stato così. Papa Francesco ha ricordato che anche lui è “figlio” della nostra associazione perché suo papà e sua nonna erano iscritti all’Azione Cattolica e domenica, in un certo senso, ha continuato il discorso iniziato con noi nel 2014 quando, a conclusione della XV assemblea elettiva ci aveva consegnato tre verbi: “restare” saldi in Cristo, “uscire” dalle nostre chiese per aprirci al mondo, “gioire” del nostro essere cristiani.

È dal verbo “uscire” che è ripartito anche se non in modo esplicito, ma ammonendoci che “avere una bella storia alle spalle non serve per camminare con gli occhi all’indietro, non serve per guardarsi allo specchio, non serve per sedersi comodi in poltrona, (…) per riconoscerci eletti che stanno bene assieme e basta”. Non dobbiamo “autoconservarci”. Dobbiamo tornare ad essere un popolo che cammina all’interno del mondo, per prenderci cura di tutti coloro che vivono nel mondo. Dobbiamo tornare ad essere missionari e, per farlo, dobbiamo essere prima di tutto noi consapevoli che il Signore ci ama di un amore infinito, per amare gli altri e il creato allo stesso modo e prendercene cura. È la vocazione del laico quella di “vivere la santità del quotidiano”, ed essere “viandante della fede”. Per questo ci ha esortati a portare avanti la nostra esperienza apostolica vivendo in parrocchia e partendo da essa, perché è “ambito di crescita, di ascolto della parola, di dialogo, di accoglienza, di annuncio, di esercizio della carità generosa”. Come al solito l’itinerario che ci delinea il papa non si traduce in un facilissimo e spensierato cammino, ma in un percorso da costruire giorno per giorno con gioia, pur consapevoli che non può essere evitata la fatica e accompagnati dall’aiuto della preghiera, dall’eucaristia e dal dialogo reciproco.

Gamba M. Cristina

Nuova Scintilla n.18 – 07 maggio 2017