Fedele e perseverante nell’amore

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RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO

Vivo ricordo a un anno dalla morte di don Antonio Zennaro, guida e padre spirituale del RnS in diocesi

Fedele e perseverante nell’amore

Caro don Antonio, martedì 25 Aprile ci viene donato a messa il ricordo della tua presenza, ad un anno dalla morte. Il gruppo da te costituito del “Rinnovamento nello Spirito”, ha partecipato a Rimini dal 22 al 25 aprile al 40° congresso nazionale e tu eri con noi, percepiamo ancora come reale la tua presenza e il tuo abbraccio, la dolcezza e nello stesso tempo l’autorevolezza delle tue parole. Il tuo ricordo è un gioiello a doppia sfaccettatura: da una parte la forza incisiva dei tuoi discorsi, dei tuoi insegnamenti, delle parole chiave, specie quando ci parlavi dello Spirito Santo come “dinamite”, “forza”, e dall’altra la tua dolcezza nell’accoglierci una ad una, nel gioire, nel fare festa insieme. Ci hai insegnato ad essere gruppo, presente nella realtà ecclesiale, infatti ognuna di noi aveva il compito di pregare per un sacerdote della diocesi  e tu avevi deciso per chi rivolgere al Signore la nostra preghiera e perché “mandi operai alla sua messe”. Ci hai testimoniato fino alla fine il tuo amore per Cristo e la tua fedeltà al suo amore, alle sue parole di vita, alla certezza della sua presenza, alla forza infuocante e travolgente dello Spirito Santo, fuoco vivo, il Consolatore, la forza che ci fa forti e coraggiosi come gli apostoli a Pentecoste. Ci ricordiamo con gli occhi lucidi e la tenerezza nel cuore i tuoi 72 anni di sacerdozio, la tua gioia in quel pomeriggio che ci ha visto riuniti in seminario alla messa e alla festa insieme dove tu, pur in carrozzina, seguivi ogni nostro sguardo, avevi ancora una parola saggia, un sorriso amorevole, paterno e i tuoi occhi parlavano quando la parola faceva difficoltà ad esprimersi.

Ci hai fatto assaporare, gustare il far parte di questo gruppo, il percepire “l’incanto sottile”, lo sbocciare  di quel fiore nel momento più bello della sua fioritura che è lo scoprire, specie nel momento in cui ciascuna di noi ha ricevuto il “secondo battesimo” nella cerimonia dell’effusione, la forza viva dello Spirito Santo in noi, il suo agire, la sua presenza, “dinamite”, la tua parola cardine, perché solo nel percepire questa forza si può testimoniare che il Signore è vivo, reale, che cammina innanzi a noi, e che nel suo nome tutto è possibile e che quando lo abbiamo avvertito come realtà viva nulla ci fa spaventare. Dopo c’era la festa e tu non ci facevi mai mancare il dolce o il gelato, era un’azione che tu volevi  curare personalmente quasi a farci percepire la gioia di un momento condiviso, l’essere parte di un “Amore” più grande che è l’essere nelle braccia amorevoli del Padre. Anche a quest’ultimo congresso sei stato “con noi” in autobus, nelle sale della fiera, davanti a noi sull’altare con i sacerdoti presenti, con noi in albergo, ci hai riaccompagnato al ritorno, alla fine di tutto alla tua amata Chioggia, lasciando dentro i nostri cuori che tu c’eri, eri presente come sempre con la tua imponenza e il tuo sorriso, con la tua signorilità e nello stesso tempo con la tua semplicità, nella fedeltà e perseveranza del tuo amore fedele a Cristo e alla tua Chiesa, fedele fino all’ultimo istante della tua vita al nostro Signore. Nel quadernino che tenevi con te con i nostri nomi, per paura di dimenticarli per l’avanzare degli anni, nomi a te tanto cari, affidavi al Padre misericordioso i nostri bisogni, le nostre paure, le nostre difficoltà. Abbiamo, caro don Antonio, la certezza che quel “quadernino” l’hai portato con te in Paradiso, o meglio l’hai impresso nel tuo cuore perché, come ci hai insegnato, l’amore non dimentica, costruisce, crea, fa cose grandi e davanti alla presenza dell’Amore per eccellenza e di sua Madre Maria, tua e nostra madre, tu parli di noi e di quel gruppo che tu hai nutrito, irrigato con la Parola di Verità, ed amato. Grazie di cuore, caro don Antonio, grazie al Signore che ti ha scelto come suo Pastore, a cui hai dedicato con fedeltà tutta la tua lunga vita, in una gioia sempre più crescente e consapevole, che hai amato e che continui ad amare, che faccia a faccia ora contempli. Grazie ancora, il tuo gruppo per sempre.

Amelia Nordio

Nuova Scintilla n.17 – 30 aprile 2017