Nel grido dell’alleluja

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Riapertura della chiesa del Patrocinio di Maria e S. Filippo

Nel grido dell’alleluja

Si sono aperte ufficialmente, giovedì 13 aprile, con la Messa nella cena del Signore, le porte della chiesa del Patrocinio di Maria e San Filippo Neri (Filippini), dopo alcuni mesi di sospensione delle celebrazioni liturgiche dovuta alla mancanza di riscaldamento. Una messa “speciale” per tutte le quattro comunità parrocchiali dell’Unità Pastorale Chioggia nord, con la nutrita presenza dei bambini del catechismo, cresimati e cresimandi, e degli “apostoli” guidati dalle loro catechiste.

Numerosi i fedeli pieni di gioia e di entusiasmo, contenti di “celebrare in casa nostra”. La Messa è stata presieduta dal parroco mons. Vincenzo Tosello, concelebrata con mons. Cinzio Zennaro, don Massimo Ballarin, don Oscar Voltolina e l’assistenza di Giuseppe Ardizzon. I canti sono stati egregiamente sostenuti dalla Corale dei Filippini, diretta dalla m. Carla Boscolo, con all’organo il m. Andrea Chinaglia.

“Speciale”, unica celebrazione all’interno dei riti del Triduo Pasquale: la comunità locale, come un solo corpo, con voce partecipativa, è stata condotta a riflettere sul mistero della Redenzione, sull’istituzione dell’Eucaristia e dell’Ordine sacro scaturiti nel cenacolo dall’Amore misericordioso che si è piegato sulle piaghe della nostra vita.

È Pasqua: è successo qualcosa di straordinario che segna il nostro percorso terreno. Celebreremo un Dio che non solo muore per noi, ma risorge e ci fa capire che il bene vince il male e, alla fine, la morte è sconfitta dalla risurrezione.

Anche per i devoti della comunità filippina c’è stato un “passaggio” gioioso: dalle fredde e uggiose giornate invernali al tiepido sole primaverile che permetterà di sostare in preghiera davanti al tabernacolo e di intrattenersi in raccoglimento nella cripta che custodisce i resti mortali del Venerabile Padre Raimondo Calcagno.

Saremo “frammenti di risurrezione” nel mondo in cui viviamo, superando perplessità e difficoltà.

Onoriamo questo “piccolo grande prete” avviato sulla via del riconoscimento della santità nel fare, come egli ci ha più volte insegnato, “straordinariamente bene le cose ordinarie”, imitandone esempio e vita virtuosa.

R. Chiozzotto

Nuova Scintilla n.16 – 23 aprile 2017