La vita nuova in Cristo

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GLI AUGURI DEL VESCOVO

Santa Pasqua 2017

La vita nuova in Cristo

Noi celebriamo la Pasqua per rievocare il ricordo d’un fatto avvenuto, cioè la morte e la risurrezione di Cristo e l’offerta anche a noi del passaggio dalla presente vita mortale a quella immortale. Ma san Paolo scrive: Cristo è morto per i nostri peccati ed è risorto per la nostra giustificazione (Rom 4,25). Nella passione morte e risurrezione del Signore quindi è insito anche un significato spirituale del passaggio dalla morte alla vita. Cosa significa per noi, al presente, passare dalla morte alla vita? Per mezzo della fede in Cristo, per la quale otteniamo il perdono dei peccati e la speranza della vita eterna, cominciamo a vivere nella grazia-comunione con Dio, partecipando con Cristo alla morte dell’uomo vecchio per far nascere l’uomo nuovo: “Poiché il nostro uomo vecchio fu crocifisso con lui” (Rom 6, 6) ed “Egli ci risuscitò insieme con lui…”(Ef 2, 6). Tutta la vita del cristiano è dunque ‘pasquale’ cioè continuo passaggio e rinnovamento dalla morte alla vita, partecipazione alla lotta e alla vittoria di Cristo sul peccato nell’impegno quotidiano per una vita rinnovata, in vista della costruzione dell’uomo nuovo.

Ma cosa significa spogliarci dell’uomo vecchio e rivestirci dell’uomo nuovo, come ci invita san Paolo? L’apostolo è molto concreto nel descrivere questa pasqua|passaggio che si attua in ciascuno di noi: “Vi dico dunque e vi scongiuro nel Signore… voi… se davvero gli avete dato ascolto… ad abbandonare, l’uomo vecchio, con la sua condotta di prima, che si corrompe seguendo le passioni ingannevoli, a rinnovarvi nello spirito… e a rivestire l’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella vera santità. Perciò, bando alla menzogna e dite ciascuno la verità al suo prossimo…; non tramonti il sole sopra la vostra ira, e non date spazio al diavolo. Chi rubava non rubi più, anzi lavori operando il bene con le proprie mani, per poter condividere con chi si trova nel bisogno. Nessuna parola cattiva esca dalla vostra bocca, ma piuttosto parole buone che possano servire per un’opportuna edificazione, giovando a quelli che ascoltano… Scompaiano da voi ogni asprezza, sdegno, ira, grida e maldicenze con ogni sorta di malignità. Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo”. Il significato della Pasqua non lo inventiamo noi, ma lo attingiamo dalla Parola di Dio!

Buona Pasqua a tutti e che sia vera pasqua nella nostra vita di tutti i giorni e non di un solo giorno.

+ Adriano Tessarolo

Nuova Scintilla n.15 – 16 aprile 2017