La rana nella pentola

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I GIORNI

La rana nella pentola

La sapete la storiella della rana bollita? In un pentolone pieno d’acqua fredda nuota tranquillamente una rana. Viene acceso il fuoco sotto la pentola, l’acqua si riscalda pian piano e la rana continua gradevolmente a nuotare. La temperatura sale e diventa troppo calda. La rana non ha più la forza di reagire; sopporta e non fa nulla. La temperatura sale ancora e la rana finisce morta bollita. Se la stessa rana fosse stata immersa direttamente nell’acqua a 50° avrebbe dato un forte colpo di zampa, balzando fuori dal pentolone. Noam Chomsky, genio della comunicazione, commenta questo ‘principio della rana bollita’: “Se guardiamo ciò che succede nella nostra società, ci accorgiamo che stiamo subendo una lenta deriva alla quale ci abituiamo. Un sacco di cose, che ci avrebbero fatto orrore 20, 30 o 40 anni fa, a poco a poco sono diventate banali, edulcorate e – oggi – ci disturbano solo leggermente o lasciano decisamente indifferenti la gran parte delle persone.”.

Con un’osservazione. Tutti pronti a condannare soprusi e aberrazioni del secolo passato: deportazioni, foibe, esperimenti medici su malati o sani, muri e barriere, campi di sterminio, stupri e violazioni, uccisioni…. Coperti dalla foglia di fico di un linguaggio diverso, tanti di questi crimini invadono oggi la società, diventano legge di parlamenti, proclami della politica, campagne di giornali e tv, mentalità assimilata e applaudita. Come ai tempi di Hitler e Stalin, chi si oppone per posizione umana o per obiezione di coscienza, viene bollato come eretico e scomunicato e incorre in pene pecuniarie e o rischia la prigione. Si respingono persone che cercano vita e libertà, si uccidono bimbi – sani o malati – prima della nascita, si procura la morte ai deboli; si confondono maschio e femmina, uomo e donna; si operano dislivelli economici e sociali assurdi tra un operaio e un cantante, tra una donna in casa con figli e un politico alla Camera, si tengono in parcheggio giovani senza lavoro. Di fronte a chi cancella ciascuno dei dieci comandamenti consegnati da Dio a Mosè e inscritti nel buon senso e nei sentimenti del cuore umano, s’alza la bandiera bianca di tanti cristiani – fedeli e pastori – che, volendo esercitare misericordia e accoglienza, rinunciano al giudizio morale e dimenticano di proporre Cristo e il vangelo come via di grazia e di riscatto dell’umanità ferita.

L’acqua si è riscaldata e la rana non salta fuori. Quanto tempo le resta da respirare? Ad ogni buon conto, le persone non sono rane e ricevono un dono di grazia che può farle saltare fuori dalla pentola delle rane.

don Angelo

Nuova Scintilla n.11 – 19 marzo 2017