Per prepararsi alla Pasqua

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QUARESIMA. Tra fede e tradizioni

Si iniza con le Ceneri (1° marzo) e si prosegue con gesti di penitenza, digiuno e carità

Per prepararsi alla Pasqua

Nel tempo liturgico della Quaresima, il cristiano si prepara, attraverso un cammino di penitenza e conversione, a vivere in pienezza il mistero della passione, morte e risurrezione di Cristo, celebrato ogni anno nelle feste pasquali, evento principale per l’esperienza di fede cristiana. Tale tempo si articola in cinque domeniche, dal Mercoledì delle Ceneri alla Messa della “Cena del Signore” esclusa. È risaputo, infatti, che la Pasqua è una festa mobile, cioè può cadere tra il 22 marzo e il 25 aprile, e si celebra la prima domenica dopo il plenilunio di primavera; quanto sopra per un pronunciamento del concilio di Nicea del 325 d.C. Il tempo quaresimale – che precede il triduo pasquale, invece, quest’anno inizia il 1° marzo, con il Mercoledì delle ceneri. La cenere, infatti, è l’elemento che contraddistingue il primo giorno di Quaresima, periodo di penitenza, digiuno e carità. Sparsa sul capo dei fedeli nelle celebrazioni del primo giorno di Quaresima (vedi foto), vuole ricordare la transitorietà della vita terrena.

In Chioggia, sino agli anni Sessanta del secolo scorso, in tale periodo liturgico il vescovo designava dei “quaresimalisti”, ovvero dei sacerdoti particolarmente dotati nella predicazione, che erano incaricati, nelle varie parrocchie, di “predicare la Quaresima” o alla domenica o addirittura ogni sera, come avveniva in Cattedrale, dove il predicatore saliva sull’imponente pulpito. Il primo giorno di Quaresima il digiuno e l’astinenza dalle carni erano osservati scrupolosamente da tutti. L’astinenza era così rigidamente osservata che i latticini, il grasso e l’olio venivano banditi, oltre che al venerdì, anche nei giorni di mercoledì e sabato. Oggi la pratica del digiuno è limitata ai soli primo giorno di Quaresima e venerdì santo, mentre l’astinenza dalle carni va osservata per tutti i venerdì del periodo quaresimale. Nota di colore: a Chioggia – sino alla metà del secolo scorso – il primo giorno di Quaresima era dedicato anche a “sepelire el carnevale”; molti chioggiotti, per lo più artigiani, infatti, si recavano “a la Madona”, per proseguire poi fino a Brondolo, facendo sosta alla trattoria “del Brustolina”, tuttora esistente, dove, affluivano anche i “marinanti”, per cui non era raro il caso che scoppiassero le risse tra questi ultimi e i chioggiotti, con lanci anche di sedie, dopo abbondanti libagioni, accompagnate da gran vino.

Giorgio Aldrighetti

Da Nuova Scintilla n.8 – 26 febbraio 2017