Il rinnovo degli incarichi direttivi

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XVI assemblea diocesana dell’azione cattolica

Il rinnovo degli incarichi direttivi

Nel primo pomeriggio di domenica scorsa, 19 febbraio, l’Azione Cattolica diocesana si è data appuntamento in Seminario per celebrare la XVI Assemblea elettiva per il rinnovo degli incarichi direttivi. Un appuntamento che si pone sempre a conclusione di un triennio come fase intermedia del cammino assembleare, che è stato vissuto dalle associazioni parrocchiali nei mesi precedenti e che si concluderà in primavera con l’Assemblea elettiva nazionale. L’assemblea diocesana è dunque un momento di arrivo ma anche di rilancio, nel quale la sintesi di un percorso triennale ritrova slancio e motivazioni per il futuro dell’intera associazione in rapporto con la Chiesa locale e la missione apostolica.  Il delegato nazionale Marco Pio Bravo ha introdotto i lavori dell’assemblea con un importante intervento mirato a sottolineare le caratteristiche dell’Associazione e del servizio di responsabilità che essa chiede. La natura di questo servizio è essenzialmente evangelica perché è radicata nel contesto di una chiamata e di una disponibilità generosa che non può sostenersi su velleità carrieristiche e di prestigio.

A sua volta il vescovo Adriano ha richiamato la necessità di un laicato che si assuma sempre di più l’onere dell’annuncio della Parola e ha evidenziato la possibilità che l’AC diocesana possa spendersi, nel prossimo triennio (nel quadro della visita pastorale), per un serio annuncio del Vangelo all’interno delle comunità parrocchiali rilanciando l’incontro con la Parola di Dio. Infine Luisella Siviero, presidente uscente (nella foto con il gruppo della presidenza uscente), ha proposto all’approvazione dei presenti la bozza del documento assembleare “Fare nuove tutte le cose – Radicati nel futuro, custodi dell’essenziale”, sintesi delle riflessioni maturate dal Consiglio diocesano e dalle assemblee parrocchiali , avendo come stimolo la linea tracciata dal papa nella “Evangeli Gaudium”. Le sfide per l’AC del prossimo triennio non mancano nella prospettiva di una responsabilità e corresponsabilità del dono del Vangelo. L’AC, che si presenta come costitutiva della Chiesa conciliare, si impegna ad affiancare i pastori in un rapporto di collaborazione nella crescita delle comunità parrocchiali e a far sì che questo servizio sia presente in nuove parrocchie. Si sente pienamente coinvolta nel processo di ristrutturazione pastorale della diocesi e desidera mettere a disposizione la propria esperienza negli organismi ecclesiali di partecipazione, aiutando a innescare processi virtuosi e nello stile sinodale. Il tempo per una pastorale missionaria che faccia comprendere la vita bella del Vangelo non è più rimandabile: per questo, oltre al contesto parrocchiale, l’AC diocesana sente di doversi coinvolgere nei contesti socio-culturali del proprio territorio. La discussione in assemblea ha poi sottolineato l’esigenza che le figure dei nuovi responsabili parrocchiali e diocesani svolgano il loro servizio nella prospettiva missionaria più volte vocata nei tre interventi. Il documento è stato così approvato e si è aperta di fatto la fase delle votazioni che ha portato al rinnovo del consiglio diocesano, dei responsabili diocesani di settore (vedi a pagina 11, ndr) e all’indicazione di scelta del nuovo presidente. Proprio quest’ultima figura, per statuto, deve essere poi nominata dal vescovo diocesano.

S. Z. – L. S.