in ricordo di don Vittorino Gianni. A 5 anni dalla morte

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In ricordo di don Vittorino Gianni. A 5 anni dalla morte

Nel primo lustro della tua nascita al Cielo la memoria si fa parola. È anche ascolto attento di un qualcosa che è stato forse tralasciato. Lasciamo tutto al Mistero nascosto che sempre sa tacere. L’Amore donato ha dato luce al tuo sguardo e ad ogni spontaneo gesto. È anche coronamento della tua autentica vocazione sacerdotale. Messaggio di sempre la tua innata prudenza, nell’umiltà del nutrimento dell’umana attesa. Oggi come allora sei presenza, pur nella diversità del tempo. Sei altare, vittima e sacerdote in quella mensa fedelmente celebrata. La Croce di Cristo ti è stata esempio da imitare nell’ampiezza del vissuto.

Gesù ha chiesto il tuo spezzare il pane che è stato offerta immolata, grido di ascolto, solitudine che non esclude. Non hai posseduto nulla, ma tutti ti sono appartenuti. La tua ora del vespro ha voluto la sua espressione più alta nel meriggio da poco incominciato. Annoverato tra i beati, nel finire del limite umano, sai cogliere ora la Verità dove essa ha posto la sua dimora e che fa trovare il suo compimento nella gioia del dare maggiormente più grande della gioia del ricevere.

Margherita Raniero

“Il giusto fiorirà come palma,

crescerà come cedro del Libano…”

Salmo 91 (92), 13–14

Lunedì 26 dicembre 2011 – Lunedì 26 dicembre 2016

Da Nuova Scintilla n.47 – 18 dicembre 2016