Martire, esempio di fede

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SANTA BARBARA

Nella chiesa di S. Andrea festeggiata la patrona della Marina militare

Martire, esempio di fede

A Chioggia si è solennizzata Santa Barbara v. m., patrona della Marina militare, dei vigili del fuoco, degli artiglieri e dei minatori, la cui memoria liturgica cade il 4 dicembre. Tale Santa nacque a Nicomedia nel 273, distinguendosi subito per la riservatezza, qualità che le giovò la qualifica di “barbara”, cioè straniera, non romana. La conversione alla fede cristiana di Barbara provocò l’ira del padre Dioscoro che la consegnò al prefetto Marciano. Dopo dolorose torture, il 4 dicembre 290, fu decapitata con la spada dallo stesso Dioscoro, che fu colpito istantaneamente da un fulmine. Le reliquie di Santa Barbara giunsero poi a Venezia nel 1003, come dono dell’imperatore bizantino Basilio II alla nipote Maria, che aveva sposato Giovanni Orseolo, figlio del doge Pietro Orseolo II.

Successivamente la sacre spoglie migrarono a Torcello, dove furono venerate per otto secoli. Quindi nel 1811 furono traslate nella chiesa parrocchiale di Burano. Venerdì 2 dicembre, nella chiesa di sant’Andrea ap.lo, mons. Cinzio Zennaro, cappellano di Sua Santità, ha celebrato la santa Messa alle ore 10.15, alla presenza del capitano di fregata (C.P.) Luca Cardarello, capo del Compartimento Militare Marittimo di Chioggia e di numerose altre autorità civili e militari del territorio. Alla celebrazione Liturgica hanno partecipato anche le associazioni d’arma, in particolare quella dei Marinai d’Italia di Chioggia, presieduta da Giorgio De Bei, e di Rosolina, guidata da Remigio Ghezzo. Con il Breve Pontificio di Pio XII del 4 dicembre 1951, Santa Barbara v. m. è stata proclamata celeste Patrona dei marinai e ogni anno, in tale data, gli uomini della Marina Militare e quanti operano per essa, nel ritrovarsi con le comuni origini e valori, festeggiano la loro Patrona.

Giorgio Aldrighetti

Da Nuova Scintilla n.46 – 11 dicembre 2016