Porte chiuse, ma aperte alla vita

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QUESTA DOMENICA LA CELEBRAZIONE CONCLUSIVA

Il grazie delle comunità al termine dell’anno Giubilare della Misericordia

Porte chiuse, ma aperte alla vita

Siamo giunti al termine dell’Anno giubilare della Misericordia.

In questa domenica in tutte le diocesi del mondo verranno chiuse quelle “porte” che nel dicembre di un anno fa vennero indicate come “Porte Sante” e che per tutto il corso dell’anno della Misericordia sono state uno dei segni più importanti del Giubileo e ci hanno richiamato, nell’atto di attraversarle, il passaggio che ogni cristiano è chiamato a compiere dal peccato e dal male alla sovrabbondante misericordia del Salvatore che è venuto a cercare e a salvare chi era perduto.

Aver varcato la soglia della Porta Santa della nostra Cattedrale, sia che l’abbiamo fatto in gruppo con le nostre comunità parrocchiali o Unità pastorali o come Vicariato o personalmente, ha significato, in definitiva, confessare che Gesù Cristo è il Signore, rinvigorendo la fede in Lui per vivere la vita nuova che Egli ci ha donato.

In quest’anno santo della Misericordia, Gesù ci ha ripetuto continuamente che è Lui la Porta della tenerezza, della misericordia, dell’amore del Padre e che vi è una sola via di accesso che spalanca a questo incontro di comunione con Dio e questa via è Gesù stesso.

Siamo chiamati, come comunità diocesana, a cantare il nostro grazie al Signore per i doni ricevuti e per i frutti gustati in questo anno di grazia e lo faremo in questa domenica, uniti al Pastore della nostra diocesi, il vescovo Adriano, ai sacerdoti, ai diaconi, alle religiose e a tante persone che in quest’anno, in modo particolare, hanno visto e gustato quant’è buono e misericordioso il Signore.

Si è pensato per l’occasione di invitare le Corali della nostra diocesi per l’animazione dei canti, sotto la guida del m° Graziano Nicolasi ed anche i gruppi dei ministranti/chierichetti con la divisa propria e che per l’occasione vivranno anche il loro giubileo.

Ci si troverà tutti in Campo Duomo per iniziare puntualmente alle 15.30 con un breve momento introduttivo di preghiera. Processionalmente, poi, ci recheremo in Cattedrale attraverso l’ingresso principale per la celebrazione dell’Eucaristia presieduta dal vescovo e concelebrata dai sacerdoti della diocesi. Il momento offertoriale sarà animato dalla Caritas diocesana che attraverso alcuni segni ci illustrerà l’attività dell’Emporio di solidarietà che è stato il segno di carità che ha impegnato sia le comunità come anche singole persone della nostra diocesi e che anche grazie a questa generosa solidarietàè stato realizzato e sta ora muovendo i primi passi.

Alla conclusione della celebrazione prima della benedizione finale, il vescovo e i sacerdoti si recheranno vicino alla “Porta Santa” al lato sinistro della Cattedrale per vivere il gesto della chiusura della Porta che dichiara ufficialmente concluso il cammino del Giubileo dell’anno della misericordia.

Il canto del Magnificat e quello finale della Salve Regina esprimeranno il nostro grazie a Maria, Madre di misericordia, perché, come ci ha ricordato Papa Francesco nella “Misericordiae Vultus”: “Nessuno come Maria ha conosciuto la profondità del mistero di Dio fatto uomo. Tutto nella sua vita è stato plasmato dalla presenza della misericordia fatta carne. Essa ha custodito nel suo cuore la divina misericordia in perfetta sintonia con il suo Figlio Gesù. Il suo canto di lode, sulla soglia della casa di Elisabetta, fu dedicato alla misericordia che si estende «di generazione in generazione». Rivolgiamo a lei la preghiera antica e sempre nuova della Salve Regina, perché non si stanchi mai di rivolgere a noi i suoi occhi misericordiosi e ci renda degni di contemplare il volto della misericordia, suo Figlio Gesù”.

don Danilo Marin

Da Nuova Scintilla n.42 – 13 novembre 2016