La vocazione di Fabio

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PORTO VIRO

La vocazione di Fabio

Grazie alla moderna tecnologia abbiamo conosciuto la “Prima professione religiosa” di un giovane universitario di Porto Viro. Parliamo di Fabio Banin, 24 anni, figlio di Edoardo e Rita. La loro casa la troviamo proprio nel retro del Municipio di Porto Viro e da qui nasce la vocazione di Fabio. Ma ripercorriamo questo cammino grazie anche al papà e alla mamma di Fabio. 8 settembre, la chiesa festeggia la Natività della Beata Vergine Maria. Festa grande anche nella Basilica di Colle Don Bosco (Morialdo di Asti), dove sedici novizi della congregazione salesiana hanno vissuto la “Prima professione religiosa”, ovvero il primo atto ufficiale per diventare salesiano. I giovani, provenienti da diversi Paesi europei, quali Austria, Francia, Slovenia, Moldovia, Olanda, Malta, Germania, Italia e uno dal lontano Sud Africa, sono arrivati a questo appuntamento dopo un anno vissuto nella casa di Monte Uliveto a Pinerolo (To), sotto la guida spirituale del maestro don Pietro e di altri salesiani che li hanno accompagnati in questi dodici lunghi mesi.

Tra questi novizi anche un giovane di Porto Viro, Fabio Banin (nella foto), della comunità parrocchiale di Scalon che, concluso il percorso di laurea a Venezia, è entrato nella comunità salesiana, seguendo la sua vocazione. Un anno vissuto e condiviso sin dalle prime luci dell’alba al tramonto nella preghiera e introspezione, alla verifica dei valori salesiani che li hanno portati a intraprendere questo cammino e che illuminerà in futuro le loro vite. Una cerimonia solenne nella magnifica basilica che sorge in cima al colle e tutto attorno i luoghi che videro nascere e vivere Don Bosco. Le pareti rivestite in legno fanno eco ai canti della corale di Pinerolo; il presbiterio gremito da cinquanta sacerdoti provenienti dalle Ispettorie dei novizi e dalle loro città di provenienza rendeva ancor più solenne e mistica questa cerimonia di consacrazione. Sicuramente indimenticabile per familiari, amici e parrocchiani che sono giunti al colle dopo lunghe trasferte in pullman, treno o aereo, stanchi ma testimoni decisi a far sentire la loro vicinanza ai consacrati. Al termine della Santa Messa i saluti di rito e il ritorno di tutti al paese di origine. Anche per Fabio continua questo significativo percorso di fede con la ripresa degli studi filosofici e teologici, nonché nella partecipazione alle attività degli oratori limitrofi, per giungere preparato alle prossime tappe.

Papà Edoardo, mamma Rita e cugino Luigino Zanetti

Da Nuova Scintilla n.36 – 02 ottobre 2016