La teologia proposta ai laici

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Scuola diocesana di formazione teologica

Perché frequentare un corso di teologia? Si parte il 13 ottobre

La teologia proposta ai laici

La Scuola Diocesana di Formazione Teologica si rivolge a tutti coloro che intendono approfondire i contenuti della fede cristiana e/o svolgere in seno alle proprie comunità parrocchiali un’attiva collaborazione pastorale. La scuola si propone di: a) contribuire alla crescita spirituale del cristiano aiutandolo a maturare una fede illuminata e responsabile; b) preparare i laici a esercitare un servizio catechistico, liturgico, caritativo e missionario nelle loro comunità cristiane; c) formare nuove figure pastorali (moderatori di gruppi di ascolto, animatori di gruppi, coppie di sposi, giovani, ragazzi). Sono ammessi alle lezioni anche studenti uditori, per singoli corsi, senza obbligo di frequenza e di esame. Le lezioni si tengono il giovedì, dal 13 ottobre 2016 al 25 maggio 2017, dalle ore 20.30 alle 22.30, presso l’Istituto PP. Cavanis, Campo Marconi 112, con possibilità di parcheggio.

Per iscrizioni: tel 041400525 int.461 dal lunedì al venerdì, ore 10-12.

Perché frequentare un corso di teologia? Si può rispondere partendo dalla vita: sono le vicende personali che fanno prendere coscienza del valore della fede e della necessità di coltivarla. Il Battesimo predispone all’esercizio del senso della fede. La teologia fa leva su quest’attitudine interiore ed educa l’intelligenza a riflettere. È bello pensare che in questa riflessione siano coinvolti anche i laici, e che anch’essi possano contribuire al progresso della grande Tradizione della chiesa. Studiare teologia è molto più che essere disponibili ad apprendere e acquisire informazioni, è esercizio della capacità razionale del credente per approfondire la propria fede e il messaggio del Vangelo.

Il prossimo 13 ottobre inizieranno nuovamente le lezioni. Quest’anno vengono proposti quattro corsi: i vangeli sinottici; il mistero della Chiesa; la Morale sociale; la storia della Chiesa. Ci auguriamo che un numero sempre maggiore di laici, iscrivendosi ai corsi, maturi una fede illuminata e responsabile, e si prepari così a svolgere in seno alle comunità parrocchiali una attiva collaborazione pastorale.

GB

Da Nuova Scintilla n.36 – 02 ottobre 2016