Festa dell’Esaltazione della croce

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OSSERVATORIO DEL GIUBILEO

CAVARZERE. Aperta la Porta santa della Cappella del Crocifisso del duomo

Festa dell’Esaltazione della croce

La comunità del vicariato di Cavarzere aveva avuto lo scorso mese di febbraio, nel mercoledì delle ceneri, la gioia di avere il “Duomo di S. Mauro” come chiesa giubilare e la porta principale del Duomo come “Porta Santa della Misericordia”, concessa dal papa in via straordinaria, per tramite del vescovo Adriano. Un altro importante appuntamento giubilare è stato vissuto mercoledì scorso 14 settembre, festa dell’Esaltazione della Croce, dalla stessa comunità vicariale, in quanto sempre il duomo di San Mauro è stato designato “Chiesa Giubilare” e la porta della Cappella del Crocifisso “Porta Santa della Misericordia”, in onore alla grande devozione di cui è oggetto il maestoso Crocifisso ligneo del Paneghetti. Un Crocifisso che ormai da quasi 150 anni dimostra essere l’unico simbolo religioso che riesce a mettere insieme tutta la comunità, non solo cristiana, di tutto il territorio del cavarzerano. Il Crocifisso di Cavarzere, condividendo con la “sua gente” le tragedie e i dolori, le gioie e le speranze è diventato, inevitabilmente, qualcosa che va oltre la sua sacralità. L’immagine del Cristo Crocifisso che accoglie con le sue grandi braccia spalancate è l’immagine di un Dio Misericordioso che ama i suoi figli tanto da donare la propria vita per loro. Con grande fede e partecipazione è stata vissuta dai tantissimi presenti la solenne celebrazione liturgica, preceduta da una breve processione partita dal cortile del patronato S. Pio X e guidata dal vicario foraneo, don Francesco Andrigo.

Significativo il rito di aspersione con l’acqua santa dei fedeli, in segno di purificazione, da parte di due sacerdoti ai lati della porta del duomo. Il vescovo nell’omelia della S. Messa, concelebrata da tutti i sacerdoti della vicaria e dai padri canossiani, in un duomo gremito di fedeli, si è soffermato sul significato della festa liturgica dell’Esaltazione della Croce. Il Crocifisso, simbolo dell’amore divino che si fa dono. Gesù Crocifisso da simbolo di morte diventa segno di vita. Dio ha tanto amato il mondo che gli ha donato il suo Figlio Unigenito per la salvezza di tutti. Il segno del Crocifisso nelle nostre chiese, nelle nostre case e nei luoghi pubblici non è un segno di morte ma un segno di vita e del grande amore di Dio Padre per tutti noi. Al termine della celebrazione liturgica (coordinata da don Andrea Rosada, parroco di Rottanova e bene animata dal coro “S. Pio X” diretto dal M° Gino Cappello) – alla quale hanno partecipato i sindaci di Cavarzere, di Pettorazza Grimani e di Cona, il comandante e il vice comandante dei Vigili Urbani, le associazioni di volontariato e d’Arma, con i loro labari, e i rappresentanti della Protezione Civile di Cavarzere – l’apertura della “Porta Santa” della Cappella del Crocifisso da parte del vescovo e il tradizionale omaggio al Crocifisso di Cavarzere, che ben rappresenta il “Dio misericordioso e amorevole” al quale tutti ci rivolgiamo, da parte dei tanti fedeli e la benedizione finale del vescovo, hanno concluso questo secondo momento giubilare del Duomo di S. Mauro, nella festa dell’Esaltazione della Croce” nell’Anno della Misericordia, vissuto alla luce della grande devozione per l’amato “Crocifisso”.

Raffaella Pacchiega

Da Nuova Scintilla n.35 – 25 settembre 2016