S. GIUSEPPE SULLA CHIESA DI DONADA

Riposizionata la statua

Due le date che “fanno storia” nelle vicende della vita della chiesa di Donada: il 13 maggio 2016 e 7 settembre 2016. Nel maggio scorso un violento temporale si è abbattuto alle ore 23.30 circa sulla statua di san Giuseppe che sormonta sul lato sinistro il frontone della chiesa; sulla destra si trova la statua di San Zaccaria sposo di Santa Elisabetta, genitori di San Giovanni Battista, mentre al centro si ergono le statue di Maria, sposa appunto di san Giuseppe, ed Elisabetta, alle quali è dedicata la chiesa parrocchiale sotto il titolo “Visitazione di Maria a santa Elisabetta”. Dal 13 maggio al 7 settembre 2016 giorno della ricollocazione della statua: un breve spazio temporale che testimonia le sensibilità dei responsabili, fra tutti il vescovo Tessarollo ed il portovirese Luca Mancin, membro della Commissione diocesana per le opere culturali di cui è presidente amministrativo don Alberto Alfiero. Ottimo interprete artistico lo scultore vicentino Enrico Pasquale, autore pure di tutto il gruppo scultoreo precedente.

La statua, come le precedenti, è rivestita di un manto protettivo contro lo smog. Quanto all’aspetto religioso è stato fatto notare che l’episodio del fulmine fa eleggere a protettore della parrocchia anche san Giuseppe, poiché è stato evidenziato che “l’incidente” non ha colpito né persone né abitazioni circostanti. Quanto alla protezione dai fulmini, esiste una installazione sul campanile abilitata a proteggere nel diametro di 600 metri. Interessante anche riportare il fatto che dopo la caduta della statua non si trovava più il bastone, simbolo della castità di Giuseppe, che il santo aveva in mano. Le ricerche sono risultate inutili ma quando, diversi giorni più tardi, si disperava di trovarlo, ecco che improvvisamente qualcuno, di notte, lo ha portato sulla recinzione della canonica. Quasi un “miracolo”…

Francesco Ferro

Da Nuova Scintilla n.34 – 18 settembre 2016