La Madonna Addolorata – A Sant’Andrea la Settimana dal 12 al 18 settembre

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CHIOGGIA – Unità Pastorale Nord

A Sant’Andrea la Settimana dal 12 al 18 settembre

La Madonna Addolorata

L’Unità Pastorale Centro Storico-Nord, che comprende le parrocchie di Sant’Andrea, San Domenico, San Giacomo e Patrocinio di Maria, da lunedì 12 a domenica 18 settembre onora la Madonna Addolorata, la cui settecentesca immagine lignea, opera di Antonio Chiesa, è venerata nella chiesa di sant’Andrea. In tale parrocchia, in questi giorni, oltre alla S. Messa delle ore 10.15, ogni sera, alle 17.30, avrà luogo la recita del santo Rosario, guidato dalle Suore Serve di M. Addolorata, cui farà seguito la S. Messa alle 18, presieduta da un sacerdote della città, con riflessioni su carità e misericordia in famiglia. Il vescovo Adriano, infine, presiederà la liturgia eucaristica, domenica 18 alle ore 10, a conclusione della Settimana. L’invito a partecipare alle celebrazioni è, secondo tradizione, rivolto a tutti i fedeli della città (nelle altre chiese del centro non ci sarà la messa vespertina).

La tematica generale scelta per la Settimana 2016 si rifà al cap. IV dell’esortazione apostolica postsinodale “Amoris laetitia”, dove papa Francesco applica alla vita coniugale e alla famiglia le caratteristiche della carità come vengono elencate da San Paolo nella prima lettera ai Corinzi. Questo il programma, di sera in sera, con temi e celebranti (che, in gran parte, hanno prestato servizio negli anni nella parrocchia di Sant’Andrea). Lunedì 12 settembre: “Pazienza, Atteggiamento di benevolenza, Amabilità” (nn. 89-94.99-100): don Vincenzo Tosello; martedì 13 “Guarendo l’invidia, Senza vantarsi o gonfiarsi, Rallegrarsi con gli altri” (nn. 95-98.109-110): don Rossano Zanellato; mercoledì 14 “Distacco generoso, Senza violenza interiore” (nn. 101-104): don Mario Pinton; giovedì 15 (ricorrenza liturgica dell’Addolorata) “Perdono, Tutto scusa” (nn. 105-108.111-113): don Massimo Ballarin; venerdì 16 “Ha fiducia, Spera” (nn. 114-117): don Angelo Busetto; sabato 17, ore 18.30, “Tutto sopporta” (nn. 118-119): don Cinzio Zennaro; domenica 18, ore 10 (conclusione della Settimana) “Crescere nella carità coniugale” (nn. 120 ss.): vescovo mons. Adriano Tessarollo.

Sono previste inoltre due iniziative comunitarie aperte a tutte le parrocchie dell’Unità pastorale: una serata conviviale nell’oratorio di calle Gabardi per venerdì 16 settembre alle ore 19.30 (occorre però iscriversi con 6 euro presso Maria Tesserin: 3285490894) e una serata di canti e poesie con i ragazzi e le famiglie per sabato 17 alle ore 21 in chiesa.

Ricordiamo, nell’occasione, che nella chiesa di S. Andrea era presente un raro esempio iconografico di “Via Matris”, disposto nelle pareti accanto all’altare dell’Addolorata, ora conservato nel museo diocesano e in copia nel museo della Torre S. Andrea. Tale forma di preghiera, appartenente alla pietà popolare, è sorta certamente per un processo imitativo della “Via Crucis”, pio esercizio profondamente radicato nel popolo cristiano, formatosi a partire dal tardo Medioevo in un clima di pietà compassionevole verso il mistero della Passione di Cristo, di entusiasmo per il recupero del Santo Sepolcro, di fervorosa ripresa dei pellegrinaggi alla Terra Santa, di conseguente desiderio di riprodurre nel proprio paese la via sacra gerosolimitana. Nella “Via Matris dolorosæ” o semplicemente “Via Matris” si compie un percorso su un tratto di strada o all’interno di una chiesa, meditando i sette dolori che la Vergine Maria soffrì durante la vita – presenti nelle immagini della Madonna Addolorata, sotto forma di spadini che feriscono il cuore – e che ricordano: Maria che accoglie nella fede la profezia di Simeone; Maria che fugge in Egitto per salvare Gesù; Maria che cerca Gesù rimasto a Gerusalemme; Maria che incontra Gesù sulla via del Calvario; Maria Santissima che è presente alla crocifissione e alla morte del Figlio Gesù; Maria che accoglie tra le braccia il corpo di Gesù deposto dalla croce e Maria che è presente alla deposizione del corpo di Gesù nel sepolcro in attesa della risurrezione. Si deve alla predicazione dei Servi di Maria e dei Passionisti la diffusione in tutta Europa della memoria dei dolori di Maria. Ma fu Pio VII che nel 1814 – nel ricordo struggente delle sofferenze inflitte da Napoleone alla Chiesa – volle iniziare a celebrare, anche liturgicamente, i dolori di Maria. Alla spiritualità e al carisma dei Servi di Maria appartiene la congregazione delle Serve di Maria Addolorata fondata nel 1873 dal Servo di Dio Padre Emilio Venturini C. O. e aggregata all’Ordine servitano il 12 febbraio 1918, con la casa generalizia in Chioggia.

Giorgio Aldrighetti

Nella foto: l’altare dell’Addolorata in S. Andrea, Chioggia, con la “Via Matris”. Fotocomposizione di Cesare Mantovan.

 

Da Nuova Scintiila n.33 – 11 settembre 2016