Il tempio dell’amore

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PELLESTRINA. S. MARIA DEL MARE

Festeggiando e ricordando l’Apparizione della Madonna

Il tempio dell’amore

Per il grande avvenimento dei 300 anni della Madonna dell’Apparizione, la 1ª tappa del suo pellegrinare è stata Santa Maria del Mare: luogo di residenza di molti anziani dell’isola e non. L’aria di festa creata nel grande giardino adornato da ciocche di velo bianco (come per una sposa) ha fatto palpitare il cuore di tutti. L’arrivo della Madonna è stato emozionante, accompagnata dall’imbarcazione della Serenissima: sembrava che da sopra la prua dominasse tutta la laguna vegliando sul popolo che faceva da corteo.

Nell’entrata a S. Maria del Mare l’aspettavano in divisa gli operatori commossi e felici di portare a spalla la Madonna fino alla cappella dove è stata accolta nei tre giorni. Quella piccola cappella situata all’interno del forte costruita con pietre vive, ha reso viva la fede di chi in silenzio guardava devoto il regale quadro. Dopo tutti i grandi commenti e preoccupazioni… (ci sarebbe passata dalla piccola porta della chiesa?) il dubbio ha lasciato spazio alla meditazione, soprattutto a quel piccolo testo del Vangelo di S. Luca dove Gesù ci richiama: “Chi passa per la porta stretta vivrà in pienezza di vita”! Dobbiamo avere il coraggio di pregare per passare dalla porta stretta.

Alla messa del mattino del 19 luglio il nostro padre spirituale don Narcise Dabire, assieme al presidente dell’opera il diacono Gianfranco Fiorin ha celebrato la S. Messa per tutti i nostri ospiti ricordando di avere l’accoglienza di Elisabetta, colei che ha riconosciuto in Maria la madre di Gesù, senza aver paura di testimoniare la grazia che viene da Dio. Anche don Angelo Busetto e Luigino Vianello nel pomeriggio, nel fresco verde del giardino, con un piccolo gruppo di ospiti hanno testimoniato la loro esperienza di vita riconoscenti del grande dono ricevuto dalla Madonna. Luigino per una grazia ricevuta, don Angelo per la fedeltà al dono del sacerdozio. Alla sera la luna che splendeva nel cielo ha creato un’atmosfera incantevole per la celebrazione della “stella” (una delle dodici messe che precedono il 4 agosto): i cori dell’isola riuniti per l’occasione e la banda hanno reso meditativo e commovente l’evento. L’ospite in questi tre giorni ha avuto modo di contemplare il volto della Madonna, quel volto che guarda tutti con amore (come l’ha definito il direttore Pier Paolo Perutto) prendendo per mano alcuni ospiti riconoscendo che l’opera è il tempio dell’amore. Anche nelle nostre case, nella nostra famiglia, nella nostra vita quotidiana la Madonna ci insegni a essere il tempio dell’amore